Facendomi portatore delle numerose segnalazioni che mi sono pervenute da famiglie della Val Pescara che, in ossequio a quanto previsto dal protocollo nazionale anti-Covid, devono sottoporre i propri figli a tampone molecolare in caso di contagi in classe, per poter tornare a fare lezione in presenza, e per effettuare il tampone devono recarsi a Pescara, ho sottoposto questa situazione di disagio all’attenzione del Direttore Generale della ASL, Vincenzo Ciamponi e dell’Assessore regionale alla Salute, Nicoletta Verì.

Nella mia nota ho evidenziato come l’aumento dei contagi nelle scuole e del numero di classi in quarantena, costringe insegnanti e famiglie, con i propri figli, a stare in coda per ore per il tampone molecolare davanti all’ex pronto soccorso di via Fonte Romana e che, anche se il centro tamponi nello stadio “Adriatico Cornacchia” di Pescara sarà aperto di mattina esclusivamente per eseguire tamponi per il mondo scolastico, la situazione  di disagio non verrà superata perché famiglie, studenti e lavoratori della Val Pescara, da Sant’Eufemia a Maiella a Bussi sul Tirino, da Tocco da Casauria a Brittoli, dovranno comunque recarsi a Pescara per effettuare questo tampone e molti genitori sono costretti con frequenza ad assentarsi dal lavoro chiedendo congedi e permessi.

Ho chiesto dunque di  rendere disponibili sul territorio provinciale punti di effettuazione del tampone riservati alla popolazione scolastica, in modo che bambini, ragazzi, personale docente e non docente possano effettuare i test senza lunghe attese; per la zona territoriale Val Pescara, ad esempio, si potrebbero individuare nell’Hub vaccinale di Scafa – ora chiuso – delle “postazioni tampone” dedicate al mondo della scuola.

Il consigliere regionale
Antonio Blasioli