“Da gennaio 2022 sono in arrivo rincari record del 34,5% sui pedaggi autostradali di A24 e A25, ma la Giunta Marsilio sembra non curarsene minimamente e tira dritta tra litigi interni, lotte intestine per le poltrone e ripicche tra Lega e Fratelli d’Italia, con un Marsilio sempre più nervoso e insofferente che pare rimpiangere il suo scranno romano al Senato”. Questo il pensiero del Consigliere e Vice Capogruppo Regionale del Pd, Dino Pepe, che bacchetta la maggioranza sul delicato tema degli aumenti monstre delle autostrade abruzzesi.
“Lo scorso mese di giugno in II° Commissione fu approvata all’unanimità una mia risoluzione che chiedeva l’attuazione di misure urgenti tese alla riduzione dei pedaggi a causa delle opere manutentive in corso sull’Autostrada A/24 Teramo-Roma, ma da quel momento la Giunta Marsilio non ha avviato alcuna interlocuzione con la società Strada dei Parchi, con ANAS Spa né tantomeno con i Ministeri competenti e oggi raccogliamo i frutti di questo immobilismo politico e amministrativo” sottolinea Dino Pepe. “Al danno poi si aggiunge la beffa, infatti agli aumenti monstre dei pedaggi si uniscono i fortissimi disagi per i pendolari e i viaggiatori che ogni giorno devono fare i conti con decine di cantieri aperti su tutto il tratto autostradale abruzzese che dilatano i tempi di percorrenza e costringono ad autentici viaggi della speranza gli abruzzesi”.
“Ad oggi, secondo indiscrezioni di stampa, il pedaggio tra Teramo e Roma Est vedrà un aumento di 6,2 euro, una enormità; ben 2 euro tra Teramo e L’Aquila Ovest, addirittura il rincaro tra Roma Est e Pescara Ovest-Chieti sarà di ben 7 euro, cifre assurde che andranno a incidere sul bilancio delle famiglie abruzzesi già alle prese con numerosi rincari” conclude il Vice Capogruppo Regionale del Partito Democratico. “Invito la Giunta Marsilio a darsi una mossa, a intervenire in maniera concreta sul gestore per difendere gli interessi degli abruzzesi. Mi auguro solo che, stavolta, si ottengano risultati tangibili… e non qualche app che ridarà spiccioli agli abruzzesi fermi in coda…peraltro subito rimangiati da rincari del 34,5%”.