La deputata Stefania Pezzopane della Presidenza del Gruppo Pd alla Camera, e componente dell’Esecutivo nazionale della Conferenza delle Democratiche è intervenuta alla Festa nazionale dell’Unitaà a Bologna: “Questo incontro promosso dalla Conferenza delle Democratiche nel luogo simbolico della Agorà della Festa nazionale dell’Unita, deve costituire l’occasione per rilanciare una rete di donne per il cambiamento. Agenda globale e strategia globale per essere incisive e con uno sguardo al mondo. La vicenda afghana, la condizione di privazione dei diritti che le donne afghane stanno subendo, costituisce un allarme per tutte noi. La condizione delle donne nel nostro Paese è ancora in chiaroscuro. Diritti conquistati tanti, ma ancora molto da fare in termini legislativi, di risorse, di libertà. Serve una agenda delle donne globale e nazionale: la pandemia ha reso evidenti le ferite che il processo incompleto di emancipazione ha lasciato aperte. Più donne hanno perso il lavoro, più donne hanno subito violenze in famiglia, si mette in discussione la legge 194 e non la si applica, persino su una legge contro l’odio la destra blocca e ci fa arretrare. La nostra società, dopo la pandemia dovrà essere migliore, più inclusiva, più paritaria, con migliori condizioni di vita. Per questo come Democratiche ci siamo battute per un Pnrr che fosse attraversato dalla differenza di genere. Siamo pronte alla sfida. Ne abbiamo parlato insieme ieri sera sabato 4 settembre alla Festa dell’Unità di Bologna, in un dibattito dal titolo ‘L’agenda globale delle donne’ che ho concluso con un appello ad un lavoro insieme e senza reti dell’appartenenza con donne autorevoli e di qualità come la Direttrice dell’Istat Linda Laura Sabatini, la giornalista di Repubblica Tonia Mastrobuoni, Barbara Kenny della rivista Ingenere, la Deputata Rossella Muroni e l’assessora alle politiche e cultura di genere Ouidad Bakkali del Comune di Ravenna. Presente anche la portavoce nazionale delle Democratiche Cecilia D’Elia. Tutte d’accordo: le cose da fare sono tante, c’è un mondo intero da cambiare, non solo per non tornare indietro e per difendere i tanti diritti conquistati, ma perché vogliamo contribuire ad un vero cambiamento che abbia le donne al centro, per noi e per le giovani generazioni. Una rete di donne forte e solidale può fare la differenza ed il Pnrr in cui abbiamo inserito la trasversalità delle politiche di genere è una occasione da non perdere per intervenire sulle problematiche del lavoro, dei servizi, della cura, della qualità della vita nelle città, della sostenibilità ambientale. Si apre una stagione di cambiamento in cui le donne saranno protagoniste”.