Sin dall’inizio della pandemia i Sindaci e le amministrazioni comunali sono stati primo punto di riferimento dei cittadini. L’immensa mole di lavoro che hanno svolto dapprima assicurando i beni di prima necessità a domicilio, poi organizzando screening e tamponi e in ultimo programmando la somministrazione dei vaccini, ha evidenziato ancora di più la necessità che essi siano messi in condizione di svolgere appieno il loro ruolo di Istituzioni più prossime alla popolazione.
Oggi, purtroppo, registriamo spesso inaccettabili cortocircuiti nella comunicazione istituzionale tra Regione, ASL e Sindaci. La fase vaccinale, fondamentale per uscire da questo lungo e doloroso periodo, soffre in Abruzzo della mancanza di una pianificazione e programmazione necessarie al raggiungimento dell’obiettivo di portarci fuori dall’emergenza pandemica. L’accavallarsi dei diversi sistemi di prenotazione e le comunicazioni tardive tra i livelli istituzionali vanno assolutamente rimossi.
I Sindaci, ai quali è stato chiesto di organizzare la vaccinazione degli ultraottantenni e delle persone con fragilità, sono la prima linea da includere necessariamente nella cabina di regia sul territorio in modo da avere linee guida uniformi ed efficaci. La scelta delle HUB per le somministrazioni dei vaccini a tutta la popolazione, a partire dai settantenni, la loro ubicazione in provincia di Teramo e la decisione di quale sia l’HUB di riferimento per ogni Comune, non sono cose di poco conto e vanno assolutamente concordate e valutate con i Sindaci in modo da evitare disagi e falle nel sistema organizzativo, nonché velocità diverse tra i Comuni della nostra provincia. Per questo auspichiamo che le HUB già individuate dalla ASL siano oggetto di confronto con i Primi cittadini e si possa meglio servire l’intero territorio.
Infine, come da noi già sostenuto in precedenti comunicati, è fondamentale chiarire quante e quali siano le forze in campo per la somministrazione dei vaccini a domicilio per ultraottantenni e fragili che sono impossibilitati a recarsi nei punti vaccinali. Non possiamo e non dobbiamo permettere che tali fasce, tra le più bisognose del vaccino, restino senza risposta mentre si procede con la vaccinazione di altre categorie. Se le ADI non riescono, in tempi accettabili, a soddisfare le richieste, va immediatamente messa in campo una programmazione che coinvolga i Medici di base e permetta di portare a termine la vaccinazione di categorie ritenute prioritarie da tutte le disposizioni ministeriali.
Ringraziamo e rinnoviamo sostegno e disponibilità a tutti i Sindaci della provincia di Teramo e a Medici, infermieri e volontari impegnati in questa faticosa battaglia.
Piergiorgio Possenti
Segretario provinciale Partito Democratico Teramo