“Otteniamo il 23 marzo una bozza di piano vaccinale che la Regione e i direttori di Dipartimento e Asr si erano impegnati a fornirci prima di Natale. Dopo tre mesi di denunce abbiamo ottenuto che Brucchi in queste ore mettesse in piedi delle slides che sono già molto rispetto a niente, ma possono essere materiale buono per un convegno, non per scandire ritmo e tappe della più importante vaccinazione massiva della popolazione abruzzese dal dopoguerra a oggi”, così i gruppi di centrosinistra commentano la presentazione in Consiglio Regionale del piano vaccinale della Regione Abruzzo.

Al momento non c’è infatti alcun un atto che approvi un programma completo e funzionale alle vaccinazioni, lamentano i consiglieri di Pd, Legnini Presidente, Abruzzo in Comune e Gruppo misto: “Nella documentazione fornita ci sono una serie di buoni propositi e obiettivi, ma non viene indicata la strada concreta e praticabile per arrivare all’immunizzazione – così i consiglieri Silvio Paolucci, Dino Pepe, Antonio Blasioli, Pierpaolo Pietrucci, Americo Di Benedetto, Sandro Mariani e Marianna Scoccia – Utile è aver individuato i centri vaccinali e aver inserito nella popolazione target anche i caregiver, ma c’è molto altro da chiarire ancora. Ci saremmo aspettati un documento articolato, completo di tutte le informazioni, a partire dai dati, perché nelle slides non ci sono dati e soprattutto non c’è la risposta a domande essenziali. Come funzioneranno i 111 centri individuati per la vaccinazione? Qual è il meccanismo di prenotazione, chiamata e recall che si adotterà? Qual è e quanto è numeroso l’esercito dei vaccinatori? Da quale bacino si attinge, stante già la confusione provocata dalle assunzioni interinali prodotte, rischiando di non farsi riconoscere la spesa covid? Saremo in grado di avere dalla Regione un numero quotidiano che conduce all’immunizzazione della popolazione che il presidente Marsilio dice che sarà raggiunta il 30 settembre? Quante vaccinazioni al giorno si intendono fare fino ad allora, sapendo di dover considerare 2 milioni di somministrazioni? Se i vaccini arriveranno, come il Governo ha annunciato, quando si potrà partire? In ultimo, su quali priorità è articolato il piano se ancora oggi non è possibile procedere alle prenotazioni secondo i codici di esenzione?  Siamo ultimi in Italia per popolazione vaccinata, fra cui appena il 14 per cento delle persone fragili che noi avevamo richiesto di inserire, ma sui codici di esenzione e sulle varie fragilità non c’era un ordine delle priorità, ci sarà solo grazie alla nostra insistenza, ma vanno specificati bene i codici. 

La risposta a tutte queste domande non c’è. Eppure questo è ciò che dovrebbe dire un piano che vuole procedere speditamente e che un governo regionale dovrebbe tenere. Questo chiediamo di avere a disposizione al più presto per informare l’Abruzzo e gli abruzzesi su ciò che devono fare per uscire dalla pandemia”.