“Non vorremmo che fosse una celebrazione o una ricorrenza ma una data in cui rinnovare il patto di alleanza contro ogni forma di violenza e di discriminazione di genere perché la violenza contro le donne non è un problema del singolo, un malato da curare o preda di un raptus, ma è un fenomeno strutturale che ha radici culturali profonde”: lo dichiara Lorenza Panei, portavoce della Conferenza regionale delle Democratiche, nella Giornata contro la violenza sulle donne.
Panei prosegue: “Oggi ancora di più, nel contesto di emergenza sanitaria ed economica, la violenza diventa l’esito estremo di diseguaglianze e di discriminazioni di genere che il COVID può alimentare. Il 75% in più di chiamate al 1522, il numero gratuito antiviolenza e stalking attivo 24h su 24h, durante la prima fase di lockdown rispetto agli stessi mesi del 2019, è un dato che ci deve far riflettere mentre stiamo vivendo la seconda ondata della pandemia che ancora una volta o impone alle donne un lavoro da casa, in convivenze forzate, o genera nuova disoccupazione femminile perché chiamate al lavoro gratuito di cura. Molte donne perdono il lavoro e la mancanza di sicurezza economica e di una rete di relazioni le espone ancora di più al rischio della violenza. Per questo invitiamo la Giunta regionale a porre attenzione al fenomeno della violenza sulle donne, a riprendere presto il percorso mirato a rafforzare case rifugio e centri antiviolenza e ad assicurare formazione professionale ed incentivi per l’occupazione delle donne vittime per aiutarle a fuoriuscire dalla violenza. La Conferenza Regionale Donne Dem rimarca l’importanza dell’educazione di genere e la necessità di adottare iniziative volte a contrastare l’abuso del corpo femminile, da un lato, e a dedicare maggiore attenzione all’uso del linguaggio, dall’altro. La violenza si combatte rispettando la libertà femminile“.