“Sull’Aca, adesso, tutta la verità: sapere come stanno davvero le cose è un diritto dei cittadini di Chieti, un diritto di tutti noi”. Durissimo atto d’accusa quello che il candidato a sindaco per il centrosinistra, Diego Ferrara, rivolge all’attuale amministrazione comunale in carica su un problema che definisce “scottante”: la questione dell’Azienda acquedottistica. Ferrara chiede chiarezza su una vicenda che considera “nebulosa sotto il profilo giudiziario ed eventualmente disastrosa per il Comune sotto il profilo economico-finanziario”.
Facendo sua la mozione presentata in consiglio comunale dagli esponenti di opposizione, Luigi Febo e Chiara Zappalorto, e mirata a ritirare la delibera che dispone il passaggio di gestione idrica all’Aca, Ferrara ricostruisce la storia della società “ormai al fallimento, privata – rimarca –, anche del concordato preventivo” e contesta senza sconti il sindaco di centrodestra, Umberto Di Primio, che da ultimo ha votato a favore dell’aumento delle tariffe idriche. “Oltre al danno, la beffa”, sentenzia Diego Ferrara.
“Come gruppo consiliare di minoranza, ci siamo opposti da subito all’Aca, correva l’anno 2015, e oggi i fatti ci dicono che avevamo e abbiamo ragione – sostiene con forza il candidato sindaco del centrosinistra –. Non capiamo come, a fronte di disservizi continui, mancanza di manutenzione, problemi con l’emissione delle bollette, il sindaco abbia potuto votare l’aumento delle tariffe: è inaccettabile. Inaccettabile in particolare per i cittadini dello Scalo, da sempre lasciati senza acqua, da sempre inascoltati: a loro tutta la nostra solidarietà”.
“Ad alimentare le nostre già pesanti preoccupazioni – prosegue Ferrara –, c’è la pesantissima questione del contenzioso avanzato dall’Aca nei confronti del Comune di Chieti, ben 8 milioni di euro. Al momento sappiamo solo che il tribunale di Pescara ha rigettato l’istanza della società per incompetenza territoriale”.
“Non possiamo non porci domande di importanza centrale: la vicenda può considerarsi risolta? L’amministrazione comunale quanto ha accantonato in caso di soccombenza, ci sono i soldi in cassa per pagare? Il problema dell’Aca è scottante, i cittadini di Chieti hanno il diritto di sapere qual è la verità, non di vedersi aumentare senza ragione le tariffe”, conclude Diego Ferrara.