Sì del Consiglio Regionale al Piano di Assetto Naturalistico della Riserva dannunziana, approvato nel pomeriggio dall’Assise, lo fa sapere il consigliere regionale PD Antonio Blasioli al termine della seduta.
“Dopo vent’anni di attesa la Riserva avrà il suo strumento di assetto – sottolinea il consigliere Blasioli – Un ritardo che rende ancora più straordinario il via libera del Consiglio Regionale arrivato oggi per i 56 ettari di quella che è una delle poche riserve naturali italiane all’interno di una città. Un Piano che marca la natura della Riserva, che non è un parco o una semplice pineta nasce e che ha precisi obiettivi di lavoro per il futuro: allargarne il perimetro e dargli una gestione, in cui il Comune sia affiancato da un organismo consultivo, previsto ed è necessario ai fini della tutela.
Istituita dalla legge regionale n. 96 del 2000 sono stati diversi i tentativi di dotarla del Pan mai portati a termine: 2001, 2002, 2009, finché come amministrazione comunale di centrosinistra, abbiamo ritenuto che questo documento fosse un passo non più rinviabile. Un lavoro lunghissimo, colgo l’occasione per ringraziare i funzionari del Comune di Pescara che hanno operato e anche l’Amministrazione che il 23 novembre 2018 in Consiglio Comunale deliberò le norme tecniche di attuazione della nostra Riserva.
Passa un documento lungimirante, che prevede anche lo sviluppo in itinere della Riserva, dalle prossime modifiche alla viabilità che sono state messe in programma dall’Amministrazione di centrosinistra con i fondi Masterplan, ai progetti fermi ma in cantiere, come il pendolo di via Pantini. E uno strumento in progress, c’è anche un emendamento condiviso con le associazioni ambientaliste che ci invita a rivedere i confini, il Piano di zonazione e le carte di proprietà, per inserire altri ambiti naturali meritevoli di tutela e vicini ai siti già ricompresi. Tutto questo perché la Riserva fa parte di un ecosistema delicato e diffuso che il Pan avvalora e protegge, mettendo nero su bianco anche un patto di convivenza con la città.
Sette tavole di tutela, ma anche memoria: l’articolo 13 prevede nella zona D1 delle aree dunali che un tempo erano esistite, una scelta precisa quella di ricongiungere il verde al mare riportando in evidenza assetti antichi, che abbiamo concretizzato nel progetto di riqualificazione sostenibile della riviera sud, ormai finito, fatto anche per evitare che dune artificiali e gallerie sotterranee che qualcuno tempo fa voleva realizzare, pregiudicassero un ambiente così unico. E così davanti alla Riserva, area ex camping, oggi c’è un giardino retrodunale che ha preso il posto di una strada diventata a basso scorrimento, area che avrebbe trovato sfogo fin sulla spiaggia continuando il percorso tra due stabilimenti con alternarsi di vegetazione e dune previsti dal Pan e dalla riqualificazione, ma ad oggi cancellati con un semplice ordine di servizio comunale e in un silenzio che approfondiremo, perché lo spirito di collaborazione che abbiamo avuto fin qui, termina oggi.
L’art. 15 prevede anche un’area di sosta attrezzata, si tratta di un lembo acquisito dal Comune grazie al federalismo demaniale che si trova dietro la piazzola di sosta del mercato di via Pepe, concepito per realizzare un’area camper per Pescara a vantaggio di una diffusa forma di turismo camperistico che non può mancare all’offerta cittadina. Sono convinto che un giorno questo diventi realtà.
Infine il Pan con la zonizzazione delle aree del Demanio Marittimo, risolve una convivenza fra stabilimenti e Riserva, fino ad oggi normata da norme transitorie: con questa approvazione saranno sottoposte a una disciplina ad hoc in variante alle NTA del Piano demaniale e che si ispirano al rapporto tra le spiagge e la riserva, a vantaggio della comunità e del suo prezioso ambiente”.
È un fatto rilevante – sottolinea Antonio Blasioli – perché sin dal 2001 sono stati tanti i Piani elaborati che però non hanno completato il loro percorso. Questo PAN, invece, è stato votato dal Consiglio Comunale di Pescara il 13 novembre 2018, giunta di centrosinistra e assessore Paola Marchegiani, purtroppo è arrivato dopo due anni da allora in Giunta regionale e la prossima settimana il provvedimento approderà in Consiglio. Restano fuori due aspetti a mio avviso importantissimi: il primo riguarda eventuali corridoi che potevano essere inseriti come prevedeva la delibera di Consiglio Comunale e oggi abbiamo avuto la certezza che a tale possibilità la Giunta non ci ha ancora lavorato. L’altro è l’art. 13 del Piano di assetto naturalistico che prevede nella zona D1 una “fascia dunale” di riconnessione con la Riserva, presenza prevista anche nel progetto di riqualificazione del tratto di Lungomare sud davanti ai Teatri d’Annunzio ormai in dirittura d’arrivo. Ne parlo al passato, perché nei giorni scorsi ho appreso che con un semplice ordine di servizio, dunque senza modificare il progetto e senza una minima motivazione, l’area dunale è stata soppressa. Una cancellazione avvenuta nel pieno silenzio di tutti i soggetti interessati e con modalità non consone né alla modifica di un progetto approvato in Giunta Comunale, né tenendo conto delle indicazioni del PAN che stiamo per approvare in Consiglio.
Come ciò sia stato possibile lo accerteremo e faremo una ferma opposizione in Regione e Comune, affinché la fascia dunale torni ad essere ricompresa nel progetto e in quell’area completamente rinata della riviera pescarese”.