Tutto fumo e pochissimo arrosto e così, dopo aver predisposto un bando astruso, poco chiaro e con mille paletti che ha consentito, in pratica, a solo 19 mila famiglie abruzzesi, ovvero una percentuale da “prefisso telefonico”, di fare domanda, quando è sotto gli occhi di tutti che i nuclei famigliari in difficoltà erano molti di più, il Governatore Marsilio ha annunciato, trionfante, l’erogazione, a quasi due mesi dall’avvio della crisi, di fondi fino a 1.000 euro per meno di tremila famiglie abruzzesi, ovvero i pochi “fortunati” (si fa per dire) che sono rientrati negli stringenti parametri previsti dal bando stesso. Peccato che la vera notizia in questo caso sia un’altra: a fronte dei 5 milioni di euro messi a disposizione, soldi sottratti ai fondi Masterplan e destinati alla ricerca dell’IZS di Teramo, impegnato in questo momento di emergenza sanitaria per il benessere degli abruzzesi, saranno liquidati solo 3 milioni di euro per le prime due fasce di priorità e si dovrà ora riaprire, con tutte le lungaggini del caso, il bando stesso per permettere a tante altre famiglie di ottenere queste risorse che, ad oggi, gli sono state negate dall’incapacità della maggioranza di predisporre un bando chiaro e calato sulle realtà del nostro territorio” commenta il Consigliere e Vice Capogruppo Regionale del Pd, Dino Pepe.
“Il Presidente Marsilio ha dichiarato poi che serviranno fondi extra viste le 19 mila domande pervenute, e qui si aprono due diverse considerazioni. La prima è che, dati alla mano, le famiglie in difficoltà nella nostra regione sono decisamente di più, e quindi è palese che è stato sbagliato qualcosa nella predisposizione del bando stesso che, o non ha permesso a tanti cittadini di partecipare, o era così “inaccessibile” da scoraggiare tanti che nemmeno ci hanno provato a presentare la domanda. La seconda è di natura economica e mi porta a chiedere a Marsilio come mai, se servono più fondi, la sua maggioranza non abbia votato nel corso dell’ultimo Consiglio Regionale il mio emendamento al Pdl 106/20 che avrebbe permesso di recuperare circa 1,2 milioni di euro, soldi reali, dalla soppressione di alcuni incarichi inutili, come ad esempio la nomina dell’ulteriore membro alla Corte dei Conti” prosegue Pepe. “Altro nodo fondamentale in questa vicenda è rappresentato dalla lunghezza dei tempi per l’erogazione dei soldi per i nuclei famigliari beneficiari. Anche qui, se avessero dato retta ai nostri suggerimenti e avessero dato i fondi ai comuni, questi sarebbero già stati distribuiti da settimane, come avvenuto per i fondi statali”.
“Insomma – conclude il Vice Capogruppo Regionale del Partito Democratico – appare chiaro che Marsilio, ancora una volta, nel proporre questo bando non ha fatto gli interessi degli abruzzesi, ma quelli del suo partito, Fratelli d’Italia, e del suo leader, Giorgia Meloni, che una misura simile l’hanno proposta a livello nazionale, prendendola tout court e applicandola in maniera ottusa e senza valutare se questa fosse confacente alle necessità degli abruzzesi. Poi, ancora una volta, Marsilio si è contraddistinto solo ed esclusivamente per i suoi roboanti annunci che però servono solo a mascherare la netta incapacità della sua maggioranza nel gestire l’emergenza, unita alla incredibile capacità di mistificare la realtà. Basta vedere come hanno gestito mediaticamente la vicenda dei fondi per le famiglie, solo l’ultimo dei fallimenti inanellati dalla Regione Abruzzo a guida centrodestra, per capire in mano a chi siamo”.