“Una delle priorità dell’attuale governance regionale, a cui ha dato seguito con atti e documenti ufficiali, è quella del riconoscimento del corridoio Tirreno-Adriatico”. Lo dicevano, con un nota congiunta pubblicata l’8 giugno 2021, i capigruppo del centrodestra in Consiglio regionale: Guerino Testa (Fdi), Vincenzo D’Incecco (Lega), Mauro Febbo (FI) e Roberto Santangelo (Azione Politica).
Oggi, a distanza di tre anni da quel comunicato, la maggioranza che governa la Regione strombazza come un grande risultato l’aver fatto inserire la dorsale costiera dell’Abruzzo nei corridoi di trasporto transeuropei, meglio noti come reti TEN-T, facendo finta di ignorare due cose fondamentali: 1) l’Abruzzo era già stato inserito nell’ottobre 2015 all’interno delle reti, in particolare nel corridoio Baltico-Adriatico, grazie al lavoro compiuto dalla giunta regionale di centrosinistra; 2) il corridoio Tirreno-Adriatico è rimasto soltanto un bel sogno, tanto è vero che non è presente sul sito dell’Unione Europea che elenca le reti TEN-T; in parole povere, non esiste.
Se questa era – come scrivevano loro stessi – “una delle priorità dell’attuale governance regionale”, l’hanno mancata in pieno.
Sarà il caso che Marsilio & co. si concentrino su obiettivi più alla loro portata, visto che a livello europeo le loro proposte rimangono inascoltate.
Daniele Marinelli, segretario regionale del PD Abruzzo