Non bastava il caravanserraglio di 2.750 metri quadrati, allestito su un bene demaniale marittimo (la spiaggia di Pescara), per ospitare un evento di Fratelli d’Italia dal chiaro tenore elettorale. Non bastava il fatto che questa struttura resterà lì grazie ad un’autorizzazione del Comune, concessa per 25 giorni a fronte di una manifestazione che ne dura appena tre. Non bastava neanche che il provvedimento sia stato preso in base alla legge regionale n. 42 del 2006, che assegna ai Comuni le funzioni amministrative in materia di demanio marittimo per finalità turistico-ricreative, pur trattandosi di una manifestazione politica che non ha nulla di turistico né di ricreativo.
Ci è toccato anche leggere gli insulti e le esternazioni dei sodali di Giorgia Meloni, rivolti verso chi contesta la presenza del villaggio in quella sede e per così tanto tempo. Nello specifico, il deputato Guerino Testa ha parlato di “rosiconi” che “con questo atteggiamento minano la democrazia, noi non abbiamo mai contestato le feste dell’Unità”.
Ha rincarato la dose il suo collega Giovanni Donzelli, che ha definito i contestatori “quattro raccattati che vogliono impedire agli altri di manifestare”, per poi affermare: “Il giorno in cui il Pd riuscirà a fare una cosa così bella portando Elly Schlein, noi applaudiremo. Però non gli riesce”. Infine la perla: “Milioni di persone vedranno Pescara sui tg nazionali e scopriranno quanto è bella”.
Andando con ordine: a Testa diciamo che se non ha mai contestato le feste dell’Unità è perché nessuno si è mai sognato di farne una sulla spiaggia occupando l’arenile per 25 giorni. Per quanto riguarda la definizione di rosiconi, se essa è riferita a chi chiede il rispetto delle regole, allora sì: ci dichiariamo felicemente rosiconi.
All’on. Donzelli rispondiamo che chi impediva agli altri di manifestare è stato sconfitto dalla Storia proprio 79 anni fa, e le celebrazioni del 25 aprile ce lo ricordano ogni anno. Quanto alle cose belle fatte dal Pd con Elly Schlein, gli rammentiamo la gremitissima piazza Unione che abbiamo visto l’8 marzo scorso quando si è svolto il comizio con la segretaria, il presidente del partito Stefano Bonaccini e il professor Luciano D’Amico. Riguardo al fatto che “milioni di persone vedranno Pescara sui tg nazionali e scopriranno quanto è bella”, abbiamo la sensazione che le telecamere saranno più impegnate a seguire i politici invitati alla manifestazione che a decantare lo splendore della città.
La realtà è che i dirigenti di Fratelli d’Italia ha voluto prendere due piccioni con una fava: tenere la convention in una città che, oltre a votare per le Europee, vedrà nello stesso giorno le elezioni per il rinnovo del consiglio comunale. E quindi hanno pensato bene di allestire un mega-spot nel cuore del centro cittadino, tenendo in piedi per quasi un mese una struttura che si poteva montare e smontare in una settimana. Se qualcuno chiede di verificare la regolarità dei permessi, viene insultato e deriso. E’ proprio vero che l’arroganza e la prepotenza di questa classe dirigente non hanno limiti.
Daniele Marinelli, segretario regionale del PD Abruzzo