Lo scorso 1 settembre il Presidente della Provincia De Martinis annunciava in pompa magna la ripresa dei lavori sulla Strada Provinciale 8 Penne-Farindola-Rigopiano. Affiancato dai Sindaci, comunicava che la strada sarebbe rimasta aperta fino al 14 settembre sulla base delle richieste degli operatori commerciali, e che dal giorno successivo il cantiere sarebbe stato ripristinato al fine di terminare i lavori entro maggio 2024.
Siamo ormai giunti al 24 novembre e non c’è traccia di operai al lavoro. Considerato l’arrivo della stagione invernale e le condizioni altimetriche dell’arteria, siamo sicuri che la strada per Rigopiano tornerà ad essere percorribile, come prospettato, a maggio 2024 senza penalizzare ulteriormente Farindola e Penne?
L’arteria in questione, lunga ben 19 km, costituisce infatti la porta di accesso orientale al Gran Sasso e viene quotidianamente percorsa da amanti della montagna, escursionisti, ciclisti, alimentando altresì la vocazione turistica del Comune di Farindola, noto per le bellezza paesaggistiche e le eccellenze enogastronomiche.
La data di inizio lavori annunciata da De Martinis è stata con ogni evidenza disattesa, e abbiamo il timore che serviranno molti più mesi per tornare a fruire in sicurezza della SP 8, andando ad aumentare l’ingente ritardo già accumulato dalla Provincia di Pescara.
Ricordiamo, infatti, che l’opera è stata finanziata con fondi Masterplan dalla precedente Giunta Regionale di centrosinistra nel lontano 2016, e che i lavori, aggiudicati nell’ottobre 2021, sono iniziati solo un anno dopo.
Interventi che tra l’altro avrebbero dovuto concludersi in 365 giorni, terminando quindi ad inizio 2023, mentre ora rischia di essere vanificata persino la promessa di fine lavori a maggio 2024.
Con la conferenza di stamane intendiamo rimarcare l’importanza in chiave turistica della SP 8 e scongiurare l’ennesimo colpo basso alla comunità di Farindola, alle sue attività ed eccellenze enogastronomiche, augurandoci altresì che il ritardo accumulato non comporti l’aumento del costo dei lavori, aspetto che verificheremo carte alla mano.
C’è un secondo aspetto però che merita attenzione e riguarda principalmente il versante di Penne. Il Presidente della Provincia di Pescara De Martinis ha affermato di non voler effettuare i lavori di asfaltatura nei tratti già riqualificati in quanto il transito dei mezzi pesanti, atteso nei prossimi mesi per il completamento dei lavori, finirebbe per rovinare il nuovo manto. Di fronte ad una simile dichiarazione, ci chiediamo se il Presidente De Martinis e il Sindaco di Penne abbiano contezza delle condizioni in cui versa l’arteria, in particolar modo nelle contrade tra Colle Trotta e Conaprato. L’insicurezza per gli utenti stradali è sotto gli occhi di tutti, evidentemente per De Martinis è più importante compiacersi del manto immacolato che prevenire possibili incidenti.
Noi chiediamo che si provveda immediatamente al rifacimento della pavimentazione laddove i lavori sui dissesti sono stati completati, specie nel tratto tra Colle Trotta e Conaprato, percorso da quanti da Farindola si recano a Penne. Anche perché le dichiarazioni di De Martinis risultano contraddittorie, dato che nella stessa conferenza stampa ha affermato che 7 dei 19 km totali sono stati già asfaltati, seppur a macchia di leopardo, dalla ditta De Leonibus e dalla ditta Di Prospero, senza peraltro che sia stata completata la segnaletica orizzontale, che manca da un anno.
Viene spontaneo domandarsi per quale motivo non si sia sfruttato il clima mite delle scorse settimane per eseguire gli interventi. Ci auguriamo che i lavori riprendano al più presto, con nutrite squadre di operai a differenza di quanto avvenuto in passato, al fine di non pregiudicare quanto fatto fino adesso e restituire quanto prima a residenti, esercenti e turisti la SP 8.
Il consigliere regionale
Antonio Blasioli