“È incredibile apprendere praticamente tutti i giorni di sottrazioni e definanziamenti che riguardano le infrastrutture abruzzesi. L’ultimo caso è quello dell’alta velocità adriatica. Paradossale, vista la nota vicinanza politica e personale del Presidente della Regione Marco Marsilio con la presidente del Consiglio. Evidentemente, e questo è grave, l’appartenenza a Fratelli d’Italia conta e pesa quando si tratta di puntellare il partito e sostenere il governo; meno, niente, quando ci sono da difendere gli interessi abruzzesi”: lo dichiara il senatore Michele Fina, tesoriere nazionale del Partito Democratico.
Il deputato Luciano D’Alfonso dice: “Il tuffatore Marsilio si fa scippare dal governo 350 milioni di euro destinati all’alta velocità sulla linea ferroviaria adriatica e non batte ciglio, anzi si fa i selfie con la Meloni mostrandosi felice e contento. Forse non lo hanno avvertito di questo ennesimo taglio di risorse che colpisce anche l’Abruzzo, o più probabilmente fa finta di niente di fronte all’ennesima riprova che, a livello nazionale, questa giunta regionale conta come il due di coppe. Adesso che finalmente è stata resa disponibile la bozza della Legge di bilancio disegnata dal governo Meloni, si scopre che 350 milioni – 150 nel 2024 e 200 nel 2025 – sono “volati” dall’alta velocità sulla linea ferroviaria adriatica a quella sulla tratta Milano-Genova. Stiamo parlando di risorse strategiche per l’Abruzzo, che erano arrivate grazie all’inserimento del nostro territorio nella rete transeuropea di trasporto TEN-T, un traguardo fortemente voluto dalla giunta regionale che ho presieduto, raggiunto il 28 ottobre 2015 con l’approvazione da parte del Parlamento europeo di un apposito emendamento. È l’ennesimo scippo di risorse: prima il taglio di 1 miliardo 465 milioni al raddoppio della linea ferroviaria Roma-Pescara, avvenuto tra giugno e luglio scorsi; poi i 555 milioni sottratti ai progetti presentati dagli enti locali con la revisione del PNRR; ora questo ulteriore definanziamento di 350 milioni per la linea ferroviaria adriatica. A tutto questo si aggiunge il declassamento dell’aeroporto d’Abruzzo, che nella bozza del Piano Nazionale degli Aeroporti viene posto al di sotto dell’aeroporto di Ancona, cui è stato conferito il ruolo di Nodo strategico della Rete Centrale (di cui fanno parte anche Pescara e Perugia). Una beffa clamorosa, se consideriamo che lo scalo abruzzese ha sempre fatto registrare un numero maggiore di passeggeri in transito rispetto a quello marchigiano. Sono segnali chiari ed evidenti che questa giunta regionale non conta nulla nel panorama politico nazionale. A Marsilio consigliamo meno tuffi e selfie, e più azioni per l’Abruzzo. Sempre se ne è capace”.