Proseguono: “Tutto già ascoltato, compresi i suoni di trombe e fanfare. Stiamo parlando di centinaia e centinaia di progetti, per un totale di oltre mezzo miliardo di euro, che il governo sta chiedendo all’Unione europea di non finanziare più. Gli esponenti di Fratelli d’Italia, emulando lo stile più proprio del Presidente Marsilio, invece di difendere l’Abruzzo vestono la maglietta del loro partito, infischiandosene della nostra regione. Nelle loro dichiarazioni mancano naturalmente le risposte che agli abruzzesi interessano di più: quali sono le fonti di finanziamento alternative, per quali opere? Sono state individuate? Quali sono le tempistiche? Abbiamo la sensazione che ci sia solo grande confusione e che in tutte le ipotesi possibili a pagare il prezzo di tanta improvvisazione sia sempre e comunque l’Abruzzo, che si vede scippare i fondi per opere importantissime”.
“Speravamo in un sussulto, da Abruzzesi. Ma niente da fare. La replica dei parlamentari di Fratelli d’Italia all’allarme lanciato dai parlamentari del Partito Democratico sulla pesantissima sottrazione di fondi ai progetti abruzzesi del Piano nazionale di ripresa e resilienza è vaga e formale”: lo dichiara Daniele Marinelli, segretario del Partito Democratico abruzzese, in una nota congiunta con i parlamentari Michele Fina e Luciano D’Alfonso e i consiglieri regionali Silvio Paolucci, Dino Pepe, Antonio Blasioli, Pierpaolo Pietrucci e Sandro Mariani.