Sette disegni di legge presentati da primo firmatario, 81 da cofirmatario assieme a otto ordini del giorno, 1388 emendamenti, 25 interrogazioni da primo firmatario, 112 da cofirmatario, 37 interventi in Aula e in Commissione, 12 mozioni presentate da cofirmatario, la proposta come cofirmatario per la Commissione di inchiesta su sicurezza e condizioni di lavoro, la fondazione dell’intergruppo sui cambiamenti climatici e l’elezione come capogruppo Pd nella Commissione si ecomafie ed agromafie. Sono i numeri presentati all’Aquila dal senatore del Partito Democratico Michele Fina in occasione del rendiconto di un anno di lavoro in Parlamento.

“Ma per me è giusto e doveroso che chi svolge compiti istituzionali renda conto periodicamente del proprio lavoro, anche in ore così difficili e delicate vista la situazione in Israele e Palestina che ovviamente seguiamo costantemente anche in Parlamento. Sono un parlamentare di territorio che ha seguito le vicende nazionali e dedicato attenzione alle ricadute sull’Abruzzo, dalle parti più fragili ai progetti che riguardano ad esempio il futuro della ricostruzione, il lavoro, come nel caso della Magneti Marelli di Sulmona che riguarda la sfida prioritaria che la transizione non lasci indietro nessuno, la sanità, le infrastrutture, la questione del Fucino, i tribunali. Il filo rosso è l’Abruzzo nell’ambito di un progetto di sviluppo nazionale. Perché credo che il miglior modo di essere parlamentare nazionale è calare nel territorio che si conosce gli effetti delle dinamiche nazionali e globali di cui ci si occupa”, ha detto Fina.

Ricordati tra gli altri i disegni di legge a prima firma: da quello sui tribunali abruzzesi al codice della ricostruzione, da quello in favore dei familiari delle vittime dei terremoti alla commissione d’inchiesta sui cambiamenti climatici. Ricordate anche, tra le altre, le interrogazioni su superstrada del Liri, impianto irriguo del Fucino, A24 e A25, carcere di San Donato, nucleare, ex Sevel, tribunali, ASL 1 dopo attacco hacker, Magneti Marelli, Brioni.

Sulle elezioni regionali del marzo prossimo: “Al fianco della coalizione e di Luciano D’Amico costruiremo un progetto adeguato a ciò che si merita l’Abruzzo. Dobbiamo fare di tutto per farlo uscire dagli anni di protettorato romano, Marsilio è stato attento solo a difendere le ragioni elettorali del suo partito. D’Amico ha detto di volere restituire ciò che ha avuto dalla sua terra, Marsilio è cresciuto altrove e questo determina una certa sufficienza, che si nota. Ci vuole invece senso di appartenenza, un legame che è la prima motivazione di chi svolge un ruolo istituzionale”.

I prossimi mesi saranno cruciali: “Ci aspettano settimane di intenso lavoro, le nostre idee e le nostre proposte diventeranno emendamenti alla legge di bilancio che naturalmente sarà importante anche per il futuro dell’Abruzzo. Una parte consistente di questa attività confluirà nel lavoro che ci aspetta quando torneremo a governare la Regione”.

Sull’impegno a medio termine, il senatore del Pd ha detto che è al lavoro su un “pacchetto di leggi, che comprenderà la proposta di codice della ricostruzione, sull’abitare a 360 gradi: edilizia, idea di città, diritto alla casa, rigenerazione urbana con affitti brevi. E’ un percorso che è iniziato dagli approfondimenti e dalle battaglie che abbiamo condotto sul superbonus”. Mentre per quanto riguarda il ruolo di tesoriere nazionale del Pd, Fina ha detto che “darà più forza politica al ruolo di parlamentare del territorio, e in virtù di questo aggiungeremo un’attività legislativa specifica che riguarda la vita dei partiti. Si tende a dimenticare che è un ambito che va curato perché è decisivo per la trasparenza della democrazia, e vi rientra l’attuazione dell’articolo 49 della Costituzione. Serve a colmare la distanza tra cittadini e istituzioni”. Importante anche, ha sottolineato il senatore, per il contrasto alla criminalità organizzata il ruolo recentemente assunto di capogruppo nella Commissione su ecomafie e agromafie.