Le parole “lavoro” e “povero” non possono stare nella stessa frase. Più di tre milioni e mezzo di persone in Italia beneficerebbero della proposta di legge unitaria delle opposizioni sul salario minimo, che rafforza la contrattazione collettiva e fissa il salario minimo legale a 9 euro lordi l’ora. Il Governo sta prendendo e perdendo tempo, evocando argomenti pretestuosi per rinviare la discussione, senza dare alcuna risposta. Il Pd Abruzzo partecipa con grande forza alla raccolta firme per l’istituzione del salario minimo. Il lavoro povero non va in vacanza e per questo noi saremo in campo da subito, durante le nostre feste dell’unità e le nostre iniziative politiche e allestendo banchetti nelle nostre sedi e nelle piazze. Non ci fermeremo fino a che il Governo non darà una risposta alle lavoratrici e ai lavoratori sottopagati di questo Paese. Vorremmo sapere anche che cosa ne pensa Marsilio, visto che naturalmente il problema riguarda anche l’Abruzzo. Lo invito personalmente a venire a firmare la nostra proposta. In alternativa venga a spiegarci come sia accettabile che migliaia di lavoratrici e lavoratori, anche nella nostra Regione, percepiscano un salario che non permette loro di vivere in una condizione di dignità.

 

Daniele Marinelli, segretario Pd Abruzzo