Quanto hanno subìto nelle scorse settimane i lavoratori – immersi nella morsa del caldo durante la loro giornata lavorativa – impone alla politica delle risposte e che le stesse siano di carattere strutturale. Il tema dei rischi per la salute e la sicurezza della salute dei lavoratori in caso di condizioni climatiche insostenibili – a partire dall’esposizione prolungata alle alte temperature o al sole – resta infatti attuale proprio in considerazione del fatto che le condizioni che hanno caratterizzato questa estate torrida sono, a livello climatico, destinate a ripetersi. È anche per questa ragione che, aldilà delle esternazioni di alcuni consiglieri regionali di maggioranza volte a non procedere in alcun modo in previsione del calo fisiologico del grande caldo (!), anche lo stesso Ministro del Lavoro ha voluto procedere con provvedimenti e modalità utili a dare una risposta strutturale. Nel segno di questa responsabilità e andando avanti rispetto ad una questione che non merita di essere liquidata in uno scambio di battute, dando seguito alla risoluzione n.87/V presentata nei lavori della Quinta Commissione del Consiglio Regionale, unitamente a Paolucci, Blasioli, Pietrucci, Mariani e Di Benedetto, ho presentato un Progetto di Legge che auspico venga messo in discussione nella prima seduta utile. Si tratta della proposta di istituire un Tavolo di confronto e monitoraggio permanente sui rischi sulla salute e la sicurezza sul lavoro derivanti dalle emergenze climatiche, nonché di un servizio di divulgazione di informazioni e approfondimenti che coinvolga i Comuni. I lavori del Tavolo saranno inoltre utili per facilitare le intese necessarie per affrontare meglio e per tempo le emergenze come quelle che abbiamo vissuto nelle scorse settimane, in tal modo dando concretamente seguito all’indirizzo recentemente approvato in materia ossia il decreto Legge 28 luglio 2023, n.98. E, del resto, in un contesto come quello abruzzese che vede le attività produttive caratterizzate per il 90% da piccole e medie imprese e tra i settori più a rischio per l’esposizione al calore l’agricoltura e l’edilizia, se vogliamo che si raggiungano intese tra associazioni datoriali e organizzazioni sindacali che possano essere recepite dal Ministero, il ruolo della Regione è, non solo utile, ma necessario. Solo in tal modo anche l’Abruzzo sarà tra le regioni protagoniste che, con atti concreti, intervengono a maggiore tutela e salvaguardia della salute e la sicurezza per lavoratrici e lavoratori in ogni luogo di lavoro. Non si aspetti, quindi la prossima emergenza e si lavori da subito nella costruzione di risposte che peraltro recepiscono le argomentazioni emerse in sede di Commissione.
Il Consigliere Regionale
Dino Pepe