“Marsilio e Biondi bocciano le risoluzioni contro il caro pedaggi e sulle autostrade più sicure, altro che azzeramento delle tariffe che Fratelli d’Italia e Lega chiedevano quando erano all’opposizione! Arriva anche il no del Consiglio comunale aquilano, dopo quello del Consiglio regionale alla risoluzione del centrosinistra in cui chiedevamo di sostenere la mobilitazione dei 117 sindaci e attivarsi con il Governo per azzerare gli aumenti, stanziando risorse ad hoc nel prossimo bilancio e soprattutto portando il tema sul tavolo ministeriale con le Regioni. I Comuni meritano rispetto, non possono essere presi per i fondelli da Fratelli d’Italia e Lega che, una volta al Governo, dallo slogan “autostrade gratuite”, sono passati a quello di Salvini, “stop agli aumenti”, considerando, inoltre, che gli aumenti sono bloccati dal decreto sisma del 2019!”, così i consiglieri regionali del Pd, di Legnini Presidente, del Gruppo misto e di Abruzzo in comune.
“I sindaci vanno ascoltati tutti, non si può trattare solo con quelli della Lega nelle proprie stanze, com’è accaduto fino a oggi a livello ministeriale – rimarcano i consiglieri Silvio Paolucci, Dino Pepe, Antonio Blasioli, Pierpaolo Pietrucci, Americo Di Benedetto, Sandro Mariani e Marianna Scoccia – E bisogna essere onesti, raccontandola giusta: a gennaio 2023 non potevano aumentare le tariffe perché la A24 e la A25 sono pubbliche e le tariffe sono già ferme. Bisognava avere coraggio e fare un passo avanti, renderle gratuite come entrambi i partiti si erano impegnati a fare dai banchi della minoranza. Ma questo non è accaduto, si è preferito fare propaganda ai danni della nostra regione. Ad oggi attendiamo ancora che il Ministro Salvini convochi il tavolo istituzionale previsto dalla norma fatta dal Governo Draghi. Tutti gli impegni sono disattesi, sia da lui, sia da Marsilio e Biondi, che scaricano anche i sindaci con questa doppia bocciatura e nonostante promesse e buoni propositi, non solo della Regione, ma anche a livello parlamentare, con ordini del giorno di esponenti di Fratelli d’Italia e Lega, che in campagna elettorale si erano materializzati anche ai presìdi sul territorio. Che fine ha fatto tutta quella foga a favore della gratuità durante il Governo Draghi? E la Regione di concreto che farà per la causa, a parte il ribaltone per allinearsi al nuovo corso, rimandando al mittente una risoluzione a vantaggio di quello che era pochi mesi fa un obiettivo condiviso? Starà inerte, in attesa della prossima passerella? Intanto la mobilitazione dei sindaci continua e tutto il centrosinistra non solo riconferma loro piena solidarietà e attenzione, ma anche iniziative ulteriori perché gli impegni presi vengano confermati. Ora sono al Governo, facciano politica e non propaganda”.