L’aggressione di due giovani liceali del “Michelangiolo” di Firenze da parte di sei giovani di destra di Azione Studentesca (alcuni anche maggiorenni e tutti estranei alla scuola) si sarebbe risolta se le autorità e le istituzioni fossero subito intervenute per condannare la violenza.

Invece il Ministro Valditara non ha speso una sola parola a difesa degli studenti aggrediti e picchiati per dedicarsi  a censurare la lettera con cui Annalisa Savino, preside del liceo Da Vinci, ha invitato i suoi studenti a respingere ogni forma di intimidazione, a impegnarsi per difendere la libertà e la democrazia, a sentirsi protagonisti e mai indifferenti di fronte alle ingiustizie e ai fatti della vita.

Il fascismo, come ogni altra dittatura totalitaria, è  nato grazie all’ignavia, alla sottovalutazione, all’egoismo delle persone che non hanno saputo vedere e opporsi ai primi, piccoli, ma drammatici atti di sopraffazione.

Come ha scritto l’Associazione nazionale Presidi il messaggio della Preside era legittimo e giusto perché “riconducibile al perimetro del mandato educativo di un dirigente scolastico che non poteva restare in silenzio”.

Lo scalpore che la vicenda ha suscitato nel mondo della scuola, sui media, tra gli educatori e gli intellettuali, nel panorama politico e istituzionale, gli attestati di solidarietà che si vanno esprimendo nei confronti degli studenti e della Direttrice didattica censurata dal Ministro, danno la misura di quanto sia giusto e necessario riaffermare il sacrosanto principio della lotta ad ogni violenza, discriminazione e odio.

Crediamo che non sia mai troppo l’impegno civico e la passione morale che le istituzioni a tutti i livelli devono esprimere per non solo difendere, ma per promuovere i principi costituzionali di libertà, dignità della persona, rispetto dei diritti e dei doveri di tutti, giustizia sociale, emancipazione e solidarietà.

Per questo chiederemo con una Risoluzione che anche la Regione Abruzzo esprima la sua posizione a difesa dei valori democratici e costituzionali a cui tutti dobbiamo obbedire.

 

I consiglieri del PD 

 

Pierpaolo Pietrucci 
Silvio Paolucci
Dino Pepe
Antonio Blasioli