“La Regione Abruzzo consolidi il patto con i Sindaci durante l’emergenza coronavirus, dai quali arrivano sempre più appelli ad un maggior raccordo con le istituzioni e in difficoltà nella gestione dei casi singoli del proprio centro”, così il capogruppo PD Silvio Paolucci.
“Il ritardo di comunicazione dei casi positivi, la lentezza dei risultati dei tamponi, la scelta per ora di non procedere, in caso di particolari focolai, a iniziative estese di sorveglianza sanitaria causano una situazione che rende difficilissima la ricostruzione della rete dei contatti, che, specie nei centri più piccoli, è vitale per conoscere la geografia del contagio e gestirla, illustrando come viverla, assicurando servizi e vicinanza che non devono mancare a nessuno, covid o non covid contagiato – sottolinea Paolucci – Per questo tanti Sindaci cercano un legittimo e ufficiale canale di comunicazione con le Asl e la Regione, con la cabina di regia che gestisce l’emergenza. E per questo è necessario rilanciare le problematicità che ci arrivano direttamente dal territorio, chiedendo alla Regione una maggiore condivisione delle strategie, ma soprattutto delle risposte ai dubbi che in questo periodo condizionano la vita soprattutto nei piccoli Comuni. In fase di approvazione della proposta di Legge regionale sulle misure straordinarie per la ripresa dall’emergenza coronavirus, chiederemo innanzitutto che vengano destinate maggiori risorse anche ai nostri centri e che si snelliscano tempi e procedure. Ma ciò che preme ora, è la necessità di un filo diretto istituzionalizzato su questioni che i Comuni devono gestire direttamente, come la raccolta dei rifiuti ad esempio, filo da giorni interrotto sia con la Regione che con le Prefetture. I Sindaci hanno ricevuto dall’Istituto Superiore di Sanità le indicazioni su come trattare la raccolta dei rifiuti prodotti dalle persone colpite dal virus, ma di fatto dalle Asl non viene dato loro accesso ai dati dei pazienti in trattamento domiciliare, per via della privacy e quando accade, sono spesso parziali e tardivi, cosa rischiosissima sul fronte contagio. In questa situazione, com’è possibile assicurare gli operatori che devono raccogliere i rifiuti, in molti casi anche porta a porta? E come si fa a portare avanti il servizio secondo le normative vigenti, ivi compresa anche l’ordinanza regionale n. 13 su conferimento e raccolta RSU? Marsilio prenda in mano la situazione e dia vita a un cordone informativo più efficace che coinvolga i sindaci: sia istituito presso l’Unità di crisi un servizio dedicato che prenda in carico formalmente le richieste che vengono dal mondo degli enti locali. I sindaci sono la nostra frontiera sui territori, perché tutte le disposizioni che si susseguono possano essere applicate con efficacia, nella strategia del massimo contenimento del contagio. Dobbiamo stare al loro fianco ed essere grati per il lavoro straordinario che stanno compiendo. Sono una forza di riferimento per la comunità e per stare in prima linea hanno bisogno di essere ammessi ad un livello più alto di conoscenza della situazione e di un costante aiuto nella risoluzione dei problemi che si trovano ad affrontare”.