“La priorità della Regione deve essere sburocratizzare il più possibile e lavorare su tempi molto rapidi per attivare tutte le iniziative e le risorse disponibili a partire da quelle che il governo metterà a disposizione con il nuovo decreto. Inoltre data l’urgenza della questione, si calendarizzi subito la proposta di legge quadro sul lavoro già pronta e che risponde a molte delle esigenze sentite dai lavoratori in questo periodo di emergenza. Il testo è depositato, va integrato e approvato subito”, così il capogruppo Pd in Consiglio Regionale Silvio Paolucci, con il segretario regionale Pd Michele Fina.
“Bisogna dare risposte subito e farlo in modo snello – sottolineano Paolucci e Fina – Non ci sottrarremo a dare qualsiasi tipo di contributo perché si arrivi immediatamente all’azione, evitando altre attese, perché c’è chi lavora anche durante l’emergenza e perché sarà necessario essere pronti a ripartire quando l’emergenza sarà finita. Per questo la Regione deve tradurre azioni veloci e subito efficaci, usando allo scopo tutti gli strumenti che ha. Fra questi, anche la nostra proposta di legge, che raccoglie le istanze che ci arrivano dal mondo dei lavoratori e delle imprese e contiene risposte in grado di sostenere la congiuntura che, al momento della presentazione della Pdl, era solo quella della crisi. Questo strumento è già pronto, può essere bene integrato e noi ci mettiamo a disposizione degli uffici per trovare la migliore stesura che contemperi la volontà di intervenire e l’efficacia di farlo in tempi ridotti e in modo diretto e snello. Le basi per agire ci sono già: 35 milioni attribuiti di recente dal Governo quale quota dei residui degli ammortizzatori sociali in deroga non spesi, 40 milioni di risorse riprogrammabili a valere sul fondo sociale europeo, la possibilità di attingere dal bilancio regionale perché dal prossimo anno, come abbiamo più volte annunciato, si libereranno nuove e importanti risorse ed è ovvio, ora più che mai, che debbano essere orientate sulle politiche attive del lavoro. Vogliamo appellarci all’esecutivo regionale perché traduca in azione queste esigenze e tenga conto del lavoro fatto, in quanto consente di stringere tempi e proporre misure efficaci per arrivare alla fine dell’emergenza e ripartire. La Regione deve essere risolutiva nel facilitare le procedure amministrative riferite alla notevole massa di finanziamenti straordinari che il Governo ha deliberato all’indirizzo di imprese territori e cittadini, rendendo certa non solo la collaborazione, ma forme avanzate di sostegno per la definizione degli adempimenti”.