“Già nei mesi scorsi avevo sollevato le criticità e chiesto dei correttivi al cosiddetto ‘decreto agosto’, nella parte relativa alla soglia minima dei canoni demaniali marittimi che hanno subito aumenti vorticosi”, afferma il Consigliere e Vice Capogruppo Regionale del Pd, Dino Pepe, che aggiunge : “Oggi ho sottoposto nuovamente al Ministro e ai Parlamentari abruzzesi la problematica relativa all’adeguamento per l’anno in corso, infatti, con il decreto n. 500 del 14 dicembre 2021, il Ministero delle infrastrutture e della Mobilità Sostenibili ha provveduto, per l’anno 2022, all’adeguamento dei canoni, fissandoli, nella misura di +7,95%.
La misura minima di canone è aggiornata a 2.698,75 a far data dal 1° gennaio 2022.
Tale disposizione, oltre ad incidere negativamente sulle attività produttive proprietarie di concessioni demaniali, già gravemente colpite dalla crisi derivante dalla pandemia da Coronavirus, va a pregiudicare la sopravvivenza di tante attività senza scopo di lucro, come ad esempio le Associazioni e le Società Sportive Dilettantistiche, le ONLUS che svolgono attività ricreative e di volontariato oltre che gli storici ‘caliscendi’ abruzzesi. Per molte realtà, conclude Pepe, l’aumento indiscriminato del canone demaniale rischia di diventare un colpo fatale, parliamo di attività che svolgono una preziosa funzione di carattere sociale e che vanno tutelate, a maggior ragione dopo le perdite causate dai provvedimenti di contrasto alla pandemia. Considerato che tale misura dovrà essere aggiornata annualmente con l’indice ISTAT, ma solo in aumento e non in diminuzione, ho rinnovato la mia richiesta di supporto ai Parlamentari perché si avvii una revisione generale della normativa e si mettano in campo provvedimenti tesi a neutralizzare anche per l’anno in corso, come è stato per il 2021 grazie ad un emendamento, l’aumento sopra richiamato”.