Ci sarà tempo e modo per le analisi più approfondite, anche in attesa dei dati delle elezioni comunali, ma intanto a caldo è possibile fare alcune considerazioni sul voto delle elezioni europee. In Europa si registra, con qualche eccezione, un’avanzata della forze di destra e nazionaliste. È un trend preoccupante, non tale tuttavia da determinare stravolgimenti negli equilibri dell’europarlamento. Si tratta di un campanello d’allarme serio, che deve spingere le forze europeiste a essere più coraggiose sul cammino dell’integrazione e del rafforzamento dell’Unione, e le forze progressiste a proporre politiche più radicalmente alternative a quelle della destra, capaci di affrontare con determinazione i problemi delle persone sul piano economico, sociale, sui temi del lavoro, della salute, delle politiche pubbliche.
Quando le forze progressiste e della sinistra parlano in modo più chiaro e credibile, ottengono un risultato. È successo al Partito Democratico, che ottiene un grande risultato, oltre le aspettative, segno di una ritrovata spinta e della credibilità che la segretaria Elly Schlein ha saputo costruire sin dal suo insediamento, con un profilo programmatico e politico più chiaro e più avanzato, a partire dai temi del lavoro e della sanità pubblica. È questa la ricetta per ricucire il rapporto con il nostro popolo. Bisogna continuare, anche con scelte di rinnovamento ancora più nette e coraggiose, per costruire intorno al perno del Partito Democratico una coalizione alternativa alla destra che governa il Paese.
In questo contesto non fa eccezione l’Abruzzo, dove si conferma la crescita del Partito Democratico, pure in una elezione – quella europea – per noi storicamente più difficile per l’ampiezza del collegio e le condizioni di partenza più complesse per i candidati abruzzesi. Ha pagato la capacità di riorganizzare subito le fila dopo la sconfitta delle elezioni regionali di tre mesi fa, anche promuovendo in consiglio regionale un’attività di controllo efficace per fare emergere le enormi contraddizioni della destra che governa la regione. Il risultato di oggi del Partito Democratico ci conferma la responsabilità di architrave dell’opposizione a Marsilio. Non ci sottrarremo, rilanciando immediatamente sui temi più sensibili per la vita delle persone, a partire dalla sanità pubblica.
Il risultato della candidata abruzzese Manola Di Pasquale è importantissimo e molto significativo. La sua campagna elettorale, non semplice, è stata forte, generosa, densa di contenuti e intensa sotto il profilo politico, capace di mobilitare la nostra comunità democratica. Manola è l’abruzzese più votata nella nostra regione e questo risultato rappresenta una grande soddisfazione per tutto il Partito Democratico regionale. La voglio ringraziare per l’enorme impegno e per la lealtà che anche in questa occasione è stata in grado di dimostrare, faro e modello per tutta la nostra comunità. Una passione vera, riconosciuta dagli elettori, che ha prodotto un risultato personale importantissimo.
Daniele Marinelli, segretario regionale del PD Abruzzo