Sono numeri da guerra quelli presentati dalla CNA a proposito della riduzione del numero di imprese artigiane in Abruzzo. Tra il dicembre 2018 e lo stesso mese del 2023 hanno chiuso i battenti 2.728 aziende. Una carneficina occupazionale che fa segnare un -9,12%, quasi il triplo del dato nazionale (-3,25%). Soltanto le Marche fanno peggio di noi: sarà un caso che entrambe le regioni sono guidate da un presidente di Fratelli d’Italia?

In attesa di una risposta, registriamo la totale inerzia della Regione Abruzzo, che per questo settore non ha preso un solo provvedimento utile. In realtà basterebbe applicare la legge già esistente, ma il centrodestra si è limitato a una gestione meramente burocratica dell’esistente, trascurando la parte attiva della norma. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: crollo del numero di imprese al ritmo di 545 chiusure all’anno.

Anche per questo motivo è importante che Marsilio e i suoi vadano a casa il 10 marzo: l’Abruzzo merita di più.

Daniele Marinelli, segretario regionale del PD Abruzzo