“La Regione deve prevedere, nell’ambito di un quadro di interventi di supporto e valorizzazione del Terzo Settore, l’estensione dell’esenzione lrap a tutti gli Enti non commerciali presenti nel Registro Unico Nazionale del Terzo Settore, per evitare che le spese e gli oneri a loro carico siano più imponenti delle loro attività a livello contabile. Una misura da concretizzare già dal 2024, in modo da sostenere realtà che ogni giorno trattano materie sensibili, si occupano di soggetti fragili e lo fanno fra mille difficoltà burocratiche e di altro tipo. Questo chiede la risoluzione da noi presentata perché dall’Abruzzo parta un segnale forte e chiaro a vantaggio di questa dimensione”, così i consiglieri Antonio Blasioli e Silvio Paolucci sull’iniziativa approdata oggi in Commissione Bilancio.
“Il Codice del Terzo Settore lascia la facoltà a Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano di prevedere per tutti gli ETS, ad eccezione delle imprese sociali costituite in forma societaria, l’esenzione o la riduzione dell’IRAP con un minor aggravio di spesa per il Terzo settore ex art.82, c.8 – spiegano i consiglieri – la legge 14/2023 “Milleproroghe” ha spostato al 31/12/2023 il termine entro cui gli enti possono modificare i propri statuti con le modalità e le maggioranze previste per le deliberazioni dell’assemblea ordinaria, in modo da adeguarli alle nuove disposizioni introdotte dal codice del terzo settore di cui al decreto legislativo n. 117 del 2017. Una situazione difficile per molte ONLUS che nella nostra regione non hanno adeguato il loro statuto.
Ad oggi la Valle d’Aosta si è adeguata in maniera conforme all’art.82 del Codice de Terzo Settore, prevedendo un’esenzione IRAP per gli ETS senza nuovi o maggiori oneri per il bilancio regionale, così hanno fatto anche altre regioni prevedendo aliquote agevolate per gli ETS, come Piemonte, Campania e Umbria. In Abruzzo le realtà di diritto e gli enti iscritti all’anagrafe unica delle ONLUS, sono esenti dal pagamento dell’IRAP solo da quest’anno, ai sensi dell’art. 16 della l.r. 5/2023. La situazione è delicata perché la normativa che lo consente è rivolta alle sole Onlus di cui all’Articolo 10 del D. lgs. 460/97 e senza una norma ponte, le OdV (Onlus ex lege) e le Aps (non sempre Onlus), una volta trasmigrate nel R Registro Unico Nazionale del Terzo Settore, non potranno continuare a beneficiare dell’esenzione totale dall’IRAP in quanto Onlus. Serve un’iniziativa, che è quella chiesta nella risoluzione, invocata anche dalle stesse realtà interessate, che estenda l’esenzione IRAP, altrimenti molte si troverebbero nella condizione di dover versare cifre consistenti di IRAP non conciliabili con i loro bilanci che rispecchiano la natura non-lucrativa dell’attività svolta, oltre a rendere vana la legge approvata nel Consiglio Regionale appena lo scorso anno”.