Ho sollevato lo scandalo della gestione dell’ADSU – e continuerò a farlo andando fino in fondo alle responsabilità gravissime di questa vicenda – perché non si possono abbandonare gli studenti fuori sede e lasciare il diritto allo studio universitario in mano a persone incompetenti e menefreghiste. Ora, dopo aver cercato di difendere l’indifendibile ed avermi ingiustamente criticato, la destra si rende conto del casino che ha combinato e il vice presidente dell’ADSU lancia un “penultimatum” alla Giunta regionale implorando la nomina di un Direttore, vista la conclamata paralisi dell’Azienda. Una figura barbina resa ancora più grave dal penoso tentativo di scaricare su ignoti “burocrati regionali” i ritardi, le inadempienze e le responsabilità che sono solo e soltanto politiche. La Morgante, il suo vice Pensa e l’assessore De Santis che adesso accusano il LORO governo regionale di destra, chiedano scusa agli studenti, all’Università, alla città e – se hanno un briciolo di onestà intellettuale – anche a me che sto portando avanti questa battaglia per senso di giustizia. E la Giunta Marsilio cacci immediatamente l’assessore in-competente, visto il disinteresse, gli errori commessi e i gravi danni arrecati. Danni che sono stati segnalati alle autorità di riferimento e che saranno accertati nelle opportune sedi perché siamo certi che esiste ancora una Giustizia in Abruzzo.
Il consigliere regionale
Pierpaolo Pietrucci