“I 37.881 alunni teramani divisi per le 41 dirigenze presenti sul territorio, onorano il rapporto di 1 a 900/1000 necessario per mantenere tutte le dirigenze esistenti. Questo dato avrebbe dovuto mettere al riparo la provincia di Teramo dalla riduzione di 11 dirigenze, previste dal Ministero per l’ Abruzzo e gestite dalla Giunta Marsilio” prosegue il Consigliere PD.
“Purtroppo, la risposta alla mia Interpellanza da parte dell’Assessore Quaresimale, arrivata il 17 Ottobre, delinea la volontà della Giunta regionale di non voler operare le riduzioni in base ai dati oggettivi dei territori, ma di voler procedere ad un taglio lineare a danno della provincia teramana, in nome di un incomprensibile ‘equilibrio regionale dei tagli’. In verità, mi permetto di suggerire a Quaresimale, un equilibrio giusto su tutto il territorio regionale può essere raggiunto solo con un costante dialogo con il Ministero per scongiurare le riduzioni, sulla base di una accurata analisi dei dati e delle caratteristiche delle quattro province, non con una mera divisione tra i territori delle 11 dirigenze da tagliare che, al contrario, produrrebbe ancora una volta incapacità a far valere le istanze dell’Abruzzo e odiose disparità di trattamento tra territori” aggiunge Pepe.
“Infine, con rammarico, non posso che prendere atto delle parole di risposta usate dall’Assessore Quaresimale circa la mia preoccupazione per il Liceo Artistico Grue di Castelli. Quaresimale scrive nella risposta all’Interpellanza che “il mantenimento in reggenza del Liceo Grue non ha affatto giovato al rilancio di tale istituto”, lasciando intendere che, a suo parere, quanto messo in campo fino ad oggi per tutelare e promuovere una eccellenza formativa come quella del Liceo di Castelli non sia stato il frutto di una costante sinergia tra Istituzioni, compresa la dirigenza del Grue. Una visione ingenerosa e miope” dichiara ancora il Consigliere Pepe e conclude:” Se Quaresimale e Marsilio intendono proseguire su questa scellerata impostazione, io continuerò ad oppormi insieme al Presidente della Provincia di Teramo e alle Comunità scolastiche. Dovranno spiegare loro ai teramani e ai Comuni delle aree interne in particolare, perché, ancora una volta, hanno deliberatamente scelto di penalizzare questa provincia”.