“La legge vigente sul diritto allo studio va aggiornata al più presto, ci appelliamo al Consiglio regionale perché cessi l’inerzia sui temi che riguardano i giovani e la loro formazione. Il testo da noi depositato è frutto di condivisione con studenti e studentesse e nasce da un percorso di ascolto di tutte le realtà della scuola abruzzese, con sondaggi, questionari e agorà di confronto, per giungere poi alla stesura definitiva. Ora ci aspettiamo che diventi legge e non materia di campagna elettorale”, così il capogruppo Pd in Consiglio regionale Silvio Paolucci e il segretario regionale dei Giovani Democratici, Saverio Gileno, proponenti del disegno di legge sul tema che dovrà approdare in aula.

“Per arrivare al testo definitivo abbiamo guardato a tutte le normative più efficaci ed evolute, come quelle di Emilia-Romagna, Lazio e Campania, perché serve una legge che rispecchi la realtà e le esigenze dei giovani abruzzesi e che sia anche capace di portare l’Abruzzo da fanalino di coda delle regioni italiane a buona pratica – riprendono Paolucci e Gileno -. Base della nostra proposta è il coinvolgimento della componente studentesca a scelte e costruzione di un nuovo sistema normativo, dalla formazione in senso stretto ai servizi: affitti, trasporto pubblico, acquisto libri, servizio mensa, agevolazioni per l’acquisto di apparecchiature tecnologiche a servizio soprattutto degli studenti delle aree interne, ma anche economico-finanziarie, mirate al mantenimento allo studio, sostegno materiale, dunque, ma anche psicologico per studenti disabili o in difficoltà, borse di studio e un’assicurazione per gli infortuni, che si traduca in sicurezza soprattutto per quanti fanno tirocini professionali nelle aziende. Fondamentale una nuova dimensione dell’inclusione, sia per dare parità di condizioni a tutti, a prescindere dalle condizioni di salute ed economiche, ma anche dal punto di vista etnico, affinché oltre alle barriere architettoniche vengano meno anche altre forme di barriere sociali, etniche, culturali e linguistiche. Capitolo a parte merita la mobilità, perché venga assicurato il diritto al trasporto già contemplato dalle normative vigenti, potenziandolo attraverso sia una maggiore diffusione e copertura, sia una diversa sostenibilità, questo agevolando forme di green economy come piedibus, car-pooling, car-sharing, bike-pooling e bike-sharing, alla realizzazione di percorsi protetti per gli spostamenti, anche collettivi e guidati, tra casa e scuola, a piedi o in bicicletta, ma anche promuovendo prevenzione sanitaria per evitare la vita sedentaria e le patologie collegate che colpiscono sempre più giovani. Il testo, inoltre, istituzionalizza attraverso la Conferenza regionale per il diritto allo studio, la presenza di giovani, genitori e famiglie all’interno di un processo decisionale che non può escluderli, ma che deve includerli nella giusta maniera, rendendo proficua e veramente rappresentativa la partecipazione di ognuno. Una legge che parli il linguaggio dei giovani e non li costringa a urlare, com’è capitato in questi cinque anni di centrodestra, per vedersi riconosciuti diritti fondamentali e prioritari, lo studio e la dignità di studenti che altrove sono vigenti e affermati”.