“337 aziende agricole chiuse nei primi tre mesi dell’anno: è il drammatico resoconto della CIA su un comparto fondamentale per l’Abruzzo. A preoccupare l’associazione di categoria, che quotidianamente si occupa di agricoltura e allevamento, non sono soltanto i numeri ma la completa assenza della politica” commenta il Consigliere regionale Dino Pepe.

“La mancanza di strumenti di promozione dell’imprenditoria in questo settore, la rinuncia a incentivare la formazione e l’innovazione, l’assenza di convenzioni efficaci per l’accesso al credito, sono tutti elementi che mortificano gli imprenditori agricoli già attivi e scoraggiano le nuove generazioni ad avviare nuove aziende” aggiunge il Consigliere PD.

“Eppure, tanti prodotti abruzzesi sono noti per la loro qualità ben oltre i nostri confini e meriterebbero di essere ancor più valorizzati e sostenuti. La Regione di Marsilio non sembra aver colto in questi anni la ricchezza che questo comparto rappresenta per l’intero Abruzzo. Neppure di fronte alle alluvioni che nel mese di maggio e di giugno hanno messo a dura prova il mondo agricolo e compromesso il raccolto di quest’anno, il Governo regionale si è tempestivamente attivato, anzi, nonostante le sollecitazioni arrivate dai sindacati di categoria, da me e da molte associazioni, ancora non è stato predisposto nessun aiuto concreto. Irrisolte restano le problematiche dei diversi settori come quello apistico, ormai in forte crisi che non trova finanziamenti regionali, o di quello zootecnico dove molteplici sono le chiusure di aziende anche storiche. Stesso discorso per quanto riguarda i consorzi di bonifica commissariati da inizio legislatura” spiega Pepe e conclude: “Come accaduto per tutti i settori di competenza, la Regione di Marsilio ha scelto di navigare a vista, senza nessuna visione strategica. Il risultato è un disastro annunciato e diffuso”.