“Anche la Regione deve fare la sua parte, il piano d’azione europeo che impone forti limitazioni alla pesca a strascico va analizzato per intero al fine di comprenderne l’impatto e le ricadute sull’economia ittica e attivare ogni strumento disponibile per tutelare gli operatori abruzzesi”. Lo dichiara il consigliere regionale Dino Pepe intervenendo in merito al pacchetto di misure che interessa la pesca e l’acquacoltura, presentato dall’Ue. “Sono circa cento le imbarcazioni che nella nostra regione praticano la pesca a strascico producendo una significativa  attività economica in termini di occupazione e di indotto. Il piano d’azione presentato a livello comunitario rischia di avere serie conseguenze negative per l’intero settore, infatti, le nuove norme che si vogliono introdurre, in considerazione dello scarso ricambio generazionale e in aggiunta all’impossibilità di ammodernare le imbarcazioni, genera la conseguenza diretta della loro demolizione con l’effetto della chiusura di molte attività. In quest’ottica, a supporto delle organizzazioni sindacali e imprenditoriali, raccogliendo le istanze a difesa di lavorati e imprese, ho avanzato la richiesta di una convocazione congiunta delle commissioni consiliari in materia di pesca e di politiche europee proprio con l’intento di sostenere concretamente questa battaglia. In quella sede” continua ancora Pepe “vanno coinvolti e ascoltati tutti i principali protagonisti. Per questo ho richiesto la presenza dei rappresentanti delle maggiori sigle del mondo della pesca e dei lavoratori. A detta degli esperti”, evidenzia il consigliere Dino Pepe, “il piano d’azione presentato a livello europeo, avrebbe incidenze negative sull’intero settore della pesca sia per quanto riguarda i livelli occupazionali che produttivi con una notevole riduzione della produzione interna dei prodotti ittici, favorendo quei Paesi che non sono vincolati dagli standard europei. Mi auguro”, ha concluso Pepe, “che tutto il consiglio regionale accolga questa proposta e che, attraverso puntuali provvedimenti da adottare, si riesca ad incidere al fine di sensibilizzare il governo nazionale e le istituzioni europee a salvaguardare la pesca a strascico”.