“Nei giorni scorsi i Comuni di Manoppello, Alanno e Scafa hanno dato il loro assenso al progetto di RFI per il raddoppio dei binari della ferrovia Pescara – Roma, a dimostrazione del fatto che l’iter per l’approvazione definitiva del progetto va avanti, mentre a San Giovanni Teatino l’amministrazione guidata dal sindaco Di Clemente continua a illudere i cittadini con soluzioni fantasiose e che poco hanno a che fare con la realtà dei fatti”, prendono posizione Domenico Di Michele segretario circolo Pd di San Giovanni Teatino e Franca Chiacchiaretta.
“Il presidente Marsilio venga a San Giovanni Teatino a dire alla cittadinanza come stanno le cose e non fugga – aggiunge il capogruppo Pd in Consiglio Regionale Silvio Paolucci – non si sottragga a un confronto a lungo e invano cercato con la Regione perché il presidente si facesse portatore dei problemi seri manifestati dai territori. Venga a guardare negli occhi i cittadini che perderanno le case, le attività e li convinca, se ci riesce, senza lasciare soli i Comuni”.
“Esprimiamo la più ampia vicinanza e solidarietà a tutti i cittadini e le cittadine di San Giovanni Teatino che vedranno le loro abitazioni compromesse o demolite – riprendono gli esponenti locali del PD – ed è proprio partendo dalla responsabilità verso quelle famiglie che riteniamo che le azioni degli amministratori del Comune di San Giovanni Teatino, ben consapevoli del fatto che il progetto, voluto e finanziato, e che verrà infine certamente attuato, avranno avuto come unico risultato quello di creare confusione e mancanza di trasparenza. Del resto, la stessa amministrazione ha ribadito in più occasioni da un lato l’importanza dell’opera ai fini del potenziamento della mobilità, con l’implementazione delle infrastrutture ferroviarie e stradali, finalizzate allo sviluppo dell’intera regione, dall’altra la proposta di soluzioni alternative irrealizzabili, come l’ipotesi dell’interramento della ferrovia nella zona centrale di Sambuceto. A questo proposito torniamo a chiedere al sindaco Giorgio Di Clemente di rendere pubblico SUBITO il più volte annunciato studio di fattibilità commissionato, oppure di dire chiaramente una volta per tutte come stanno realmente le cose, smettendo di illudere colpevolmente i cittadini e le cittadine con soluzioni alternative impraticabili. Prenda ad esempio il sindaco di Manoppello che ha negoziato con RFI opere di mitigazione e compensazione e che, con grande trasparenza, ha recentemente dichiarato: “Il raddoppio in affiancamento non ci è mai piaciuto, ma dovendo subire la decisione di enti superiori, con questo atto chiediamo opere che apporteranno benefici in termini strutturali e di viabilità. Un domani anche i cittadini oggi ostili ci daranno ragione”.
Se il sindaco Di Clemente e la sua giunta non hanno idee, come purtroppo temiamo, vorremmo suggerire loro già qualche opera di compensazione e mitigazione che ridurrebbe l’impatto e apporterebbe qualche beneficio alla comunità:
– realizzazione di sottopasso a traffico selezionato (già proposto da RFI) al posto del passaggio a livello di Corso Italia; questo permetterebbe un traffico veicolare leggero e il passaggio ciclopedonale lasciando la transitabilità praticamente inalterata rispetto ad oggi;
– sistemazione della zona di Corso Italia e del centro in prossimità del passaggio a livello con miglioramento della viabilità; la realizzazione di marciapiedi degni di questo nome, di nuovi parcheggi e un riassetto urbano più generale;
– costruzione di una stazione Sambuceto/Aeroporto d’Abruzzo prevedendo e sostenendo una futura viabilità metropolitana di superficie che veda nella nostra città una tappa di collegamento fondamentale sulla quale investire creando sviluppo sostenibile;
– installazione di pannelli antirumore trasparenti nelle sole zone dove sarà necessario, in modo da ridurre l’impatto paesaggistico;
– la realizzazione di binari siano realizzati con tecniche che riducano il rumore (ci sono varie possibilità che, con l’impiego di materiali innovativi e con particolari metodologie costruttive, permettono una sensibile riduzione del rumore);
– limitazione della velocità dei treni nella zona dell’abitato di Sambuceto per ridurre il rumore, visto che nella zona in questione i treni non sono in piena marcia, bensì in accelerazione o in decelerazione, da e per la stazione di Pescara;
– interramento di tutte le linee elettriche di alta tensione presenti nel territorio del Comune (alcune che alimentano appunto la rete elettrica ferroviaria);
Queste sono solo alcune delle possibilità sulle quali crediamo che un’amministrazione lungimirante possa focalizzare le proprie attenzioni.
Lamentiamo inoltre l’atteggiamento che i nostri rappresentanti locali e regionali hanno nei confronti dei cittadini che avranno immobili e terreni coinvolti.
Ancora una volta la Regione Abruzzo a guida Marsilio dimostra la più totale inadempienza e distanza dai territori, oltre che da cittadine e cittadini, lasciati colpevolmente senza la necessaria assistenza di cui avranno bisogno in termini logistici, legali e, non ultimo, umani, allo scopo di ridurre i disagi e gli inevitabili danni che subiranno.
Visto lo stato dell’arte, inoltre, sarebbe opportuno, se non addirittura necessario, cominciare a pensare anche come gestire l’inevitabile impatto derivanti da cantieri di questa portata sui vari territori, per non subire passivamente i disagi che ne deriveranno e che dureranno per qualche anno.
Particolare attenzione dovrà essere posta alla viabilità durante il cantiere in prossimità delle scuole, per garantire il minor condizionamento possibile sulle attività didattiche dei nostri studenti. Sia durante i lavori che nella fase di esercizio della linea installando sistemi di monitoraggio permanente della qualità dell’aria, del rumore e delle vibrazioni.
Così come auspichiamo l’insorgere di importanti benefici economici per le attività commerciali (e non solo), visto il numero di ditte e di personale che saranno impiegati nella realizzazione dell’opera, allo stesso modo non devono essere sottaciuti aspetti negativi e condizionanti che inevitabilmente sorgeranno nella quotidianità.
A questo proposito riteniamo indispensabile governare le future attività di cantiere e l’amministrazione comunale dovrebbe già cominciare a prevedere il proprio ruolo in questo senso. A nostro avviso sarà infatti necessario un tavolo tecnico che, periodicamente e per l’intera durata dei lavori, dovrà riunirsi per coordinare:
– l’individuazione delle aree di stoccaggio dei materiali, dei mezzi e delle strutture logistiche dei cantieri;
– il traffico dei mezzi di cantiere e la viabilità coinvolta;
– il monitoraggio continuo del livello acustico;
– il monitoraggio della qualità dell’aria, in particolare nella zona del raddoppio dei binari, dove la presenza di amianto depositatosi negli anni sulla massicciata ferroviaria potrebbe risultare fuori controllo durante i lavori (la presenza di fibre di amianto sulla massicciata è dovuta al fatto che i ceppi dei freni dei treni contenevano amianto fino a qualche anno fa, e con molta probabilità le polveri che si generavano per le frenate si sono depositate sulla massicciata);
– a fine cantiere il ripristino totale delle strade coinvolte dal transito dei mezzi di cantiere, ed il ripristino ambientale di tutte le aree utilizzate.
Invitiamo il sindaco a fare chiarezza una volta per tutte sulla reale situazione del progetto di raddoppio ferroviario, lasciando da parte proclami pirotecnici ai quali ci ha abituati, assumendosi invece la responsabilità che gli compete.
Crediamo fermamente che lavorando con la serietà che la nostra città merita, un problema possa trasformarsi in una grande opportunità. Per farlo bisogna essere chiari, trasparenti e capaci, qualità che ancora non vediamo negli atti del sindaco e della sua maggioranza.