Fina prosegue: “Quando nel dicembre scorso il ministro Salvini venne audito in Senato in Commissione Lavori Pubblici, è rispondendo alla mia domanda che emersero tutte le difficoltà e le strozzature del percorso di realizzazione dell’opera. Difficoltà confermate e denunciate dalla mobilitazione dei sindaci delle aree interne, dalle inchieste giornalistiche, dalle preoccupazioni della popolazione e degli amministratori. La risposta è un impegno politico molto vago, l’auspicio di aprire i cantieri in un anno, una photo opportunity della riunione con Salvini, Fitto e Marsilio, una generale pacca sulle spalle: non preoccupatevi, in qualche modo faremo, ci dicono. Francamente non crediamo che sia il modo giusto di approcciare il problema, come crediamo che di ben altra serietà e consapevolezza abbiano bisogno gli abruzzesi. L’opera si farà nella sua interezza? In che tempi? Con quali fondi? Perché cambia, e di molto, se l’ombrello sarà quello del PNRR, della programmazione comunitaria, di quella nazionale. Manca ancora, a quanto pare, la consapevolezza delle responsabilità che sono necessarie a chi governa, a livello nazionale come locale: su un intervento così strategico per la nostra regione, conoscere tempi e modalità è fondamentale. Una foto non basta”.
“Sulla velocizzazione del collegamento ferroviario tra Roma e Pescara non accettiamo generiche rassicurazioni, lo sappiano il presidente della Regione Abruzzo Marsilio e il ministro delle Infrastrutture Salvini”: lo dichiara il senatore Michele Fina, segretario del Partito Democratico abruzzese.