“Per l’Aeroporto d’Abruzzo serve una strategia che metta insieme sviluppo e lavoro e maggiore chiarezza sulla governance, per questo abbiamo chiesto al presidente della società di gestione dello scalo, Vittorio Catone, di venire in audizione in Commissione a relazionare sulla situazione, sulle rotte e sul potenziamento degli organici. Indispensabile condividere con i rappresentanti sindacali obiettivi e modalità, facendo coincidere i numeri delle rotte anche alla qualità del lavoro, altrimenti si corre il rischio di creare gravi disservizi e un disagio che di certo non favorisce la crescita”, così i consiglieri regionali del Pd Silvio Paolucci e Antonio Blasioli.
“Tre le questioni su cui fare il punto: personale, potenziale e bando per la governance – illustrano i due consiglieri – Al potenziamento dei voli non ha fatto riscontro il necessario adeguamento del personale di rampa che oggi non è sufficiente a effettuare tutte le operazioni richieste. Un organico che per coprire 3 turni, era ridotto a 9 unità, peraltro mai interamente disponibili a causa di malattie, permessi e ferie, per la stagione “summer 2023”, in cui si registrano più voli da e per Pescara, è rimasto a 9 unità, a cui si aggiungono, ma fino al 30 aprile, 4 lavoratori interinali. Pur essendo a conoscenza del fatto che, a seguito della scadenza del 30 aprile, 3 dei 4 lavoratori interinali, a fronte della selezione avvenuta tramite bando pubblico saranno assunti direttamente da SAGA e che, sempre dal medesimo bando saranno attinte ulteriori 3 figure, è noto che gli stessi saranno abilitati dopo circa 1 mese di formazione e, pertanto, non saranno immediatamente disponibili, condizionando ulteriormente l’organico attuale. Eppure il Presidente al cospetto anche dei sindacati aveva indicato la necessità di un riassetto organizzativo da effettuare attraverso l’esternalizzazione del settore “Handling”, così come già avvenuto precedentemente con la biglietteria, da qui l’esigenza di capire che ne sarà di tale impegno e in che tempi sarà possibile ottemperare.
Non solo. A fine marzo sono state presentate le rotte che il vettore Ryanair opererà quest’estate dall’Aeroporto d’Abruzzo, ufficializzando anche il rinnovo per altri 5 anni della collaborazione con la società irlandese. Si è detto che saranno quindici le destinazioni offerte nel corso della stagione estiva, per un totale di 115 voli settimanali e una crescita del 45% rispetto alla stagione 2019. Ma resta il fatto che nonostante la varietà dei collegamenti, sfugge la ratio alla base dell’individuazione delle rotte, nonché le frequenze dei voli, i cui orari (sia di partenza che di arrivo) risultano spesso poco conciliabili con attività lavorative ed esigenze turistiche e che andrebbero individuate nel complesso del grande bacino condiviso con Ancona, Bari, e Roma, aprendo un dialogo competitivo e su un piano paritetico con la Ryanair, sia per verificare quelle del prossimo anno e sia per utilizzare il tempo che ci divide dal mese di novembre, in cui viene ripristinato l’orario invernale, per ottenere il ritorno del volo per Bergamo in orari utili al pendolarismo.
C’è, infine, la questione più politica della “governance”, con la vicenda del bando per la nomina del direttore generale e accountable manager della Saga. Prima si fa un bando, poi si utilizza la norma di salvaguardia per toglierlo, resta da capire se il direttore serve allo sviluppo dello scalo, oppure se è un altro round del braccio di ferro Lega-Fratelli d’Italia per il nome e la poltrona di riferimento”.