Si è svolto ad Avezzano un incontro organizzato dal Partito Democratico provinciale sul delicato tema del dimensionamento scolastico, alla presenza di amministratori, rappresentanti sindacali, dirigenti, docenti degli istituti del territorio. Una norma voluta dal governo nella manovra finanziaria per il 2023 prevede un innalzamento della popolazione scolastica da 500 a 900 studenti per il mantenimento degli istituti comprensivi. “Un duro colpo specialmente per le scuole delle aree interne e di montagna – dichiara il segretario provinciale del Pd Francesco Piacente – saranno cancellate dirigenze, tagliato personale, plessi chiuderanno: rischiamo di perdere in due anni la metà degli istituti comprensivi delle aree interne. Abbiamo deciso di mobilitarci attraverso una raccolta firme per chiedere alla Regione Abruzzo di seguire l’esempio di Campania, Toscana, Emilia Romagna e Puglia e impugnare la norma davanti alla Corte costituzionale. Continueremo naturalmente a sostenere le iniziative parlamentari sul tema del senatore Michele Fina”.
Proprio Fina è tra firmatari di una mozione in Senato che si contrappone alla norma sul dimensionamento e ha presentato un emendamento al decreto milleproroghe, respinto da governo e maggioranza, per rinviare il taglio e avere il tempo di riflettere su una riforma più ragionevole. “Abbiamo provato ad opporci a questa norma, ma la maggioranza, compresi i parlamentari abruzzesi che avrebbero dovuto aiutarci, sono stati sordi – dichiara Fina – continueremo a lavorare per mantenere alta l’attenzione su una questione che riguarda direttamente la coesione territoriale, la capacità dello Stato di fornire servizi e garantire diritti costituzionali in modo uniforme in tutto il Paese. È inaccettabile creare territori di serie A e di serie B”.