Le risposte pervenute dal Comune di Pescara a seguito della nostra conferenza sui semafori T-red aprono non pochi interrogativi, specie in riferimento al caso limite da noi denunciato, quello che ha coinvolta una giovane automobilista multata per aver attraversato col rosso l’incrocio via Tirino-colle Renazzo. Infrazione commessa, ricordiamo, su invito degli stessi vigili urbani, impegnati quel giorno (19 ottobre) a dirigere il traffico per limitare i disagi sull’arteria, chiusa a causa della rottura di una condotta dell’acqua.
Innanzitutto non capiamo perché il Comune, oltre a trovare il tempo per esprimere la propria opinione a riguardo a poche ore dalla nostra conferenza, non abbia fatto altrettanto per rispondere al ricorso in autotutela presentato dalla cittadina entro il termine previsto di 20 giorni. Inoltre, nella multa recapitata è indicato che la violazione non è stata immediatamente contestata per la mancanza degli agenti sul posto, una circostanza totalmente falsa e smentita dalle stesse immagini allegate al verbale, che immortalano la pattuglia intervenuta. A maggior ragione, dunque, se la Municipale era presente, perché non ha immediatamente notificato l’infrazione?
Ribadiamo l’invito al Comune a riconsiderare tutte le sanzioni elevate lo scorso 19 ottobre in via Tirino prima che la vicenda venga approfondita debitamente da chi di dovere, carte alla mano, alla luce di quanto appena esposto.
A suscitare perplessità sono tuttavia anche le risposte della Tua, il cui Direttore dichiara come non si siano registrati al momento picchi di multe. Premesso che in questi giorni sono pervenute solo quelle di novembre e quindi si è ancora in attesa di quelle relative ai mesi successivi – ma in base alle segnalazioni da noi ricevute si sta già riscontrando un numero significativo di autisti sanzionati per il mancato rispetto della segnaletica orizzontale, con annessa decurtazione dei punti dalla patente -, invece di attendere che tutti i dipendenti Tua vengano raggiunti dalla medesima sanzione, non sarebbe il caso che l’azienda di trasporto chiedesse al Comune di:
– rimuovere le macchine parcheggiate in divieto di sosta che costringono gli autisti ad oltrepassare la linea continua longitudinale che delimita le corsie;
– verificare come mai le corsie abbiano una larghezza inferiore ai 3,5 metri previsti;
– installare i semafori countdown al fine di scongiurare brusche frenate ed eventuali infortuni dei passeggeri e tenere conto dei giusti tempi di percorrenza?
Oppure è lecito esclusivamente chiedere agli autisti, attraverso circolari interne, di superare, a loro rischio e pericolo, la doppia striscia continua in viale Marconi per far fronte alle rotatorie chiuse al transito?
Il consigliere regionale
Antonio Blasioli