“Piena solidarietà da parte del Partito Democratico abruzzese alla Cgil e alla Cisl di Teramo, vittime di un vergognoso attacco vandalico”: lo dichiara Michele Fina, segretario del Partito Democratico abruzzese e candidato al Senato. Fina sottolinea che “non abbiamo intenzione di sottovalutare gesti come questo, a maggior ragione quando sembra emergerne la matrice no-vax, memori anche dell’attacco neofascista dello scorso anno alla sede nazionale della Cgil. Stare con i sindacati di fronte a queste azioni vigliacche è stare con la democrazia e con la Costituzione”.

“Esprimo massima vicinanza e solidarietà alla Cgil e alla Cisl per gli atti vandalici che hanno visto imbrattate le rispettive sedi di Teramo, ma anche quelle di altre città italiane. Azioni di questo genere sono e devono essere condannate fortemente in quanto estremamente pericolose sotto ogni profilo” dichiara Stefania Di Padova, candidata alla Camera. “Il tentativo di riaccendere un clima di tensione e di divisione nelle nostre comunità, ancora profondamente segnate dall’emergenza Covid, non è soltanto da irresponsabili ma offende profondamente il lavoro di tanti e tante che in questi due anni e mezzo hanno fronteggiato e combattuto in prima linea la pandemia” prosegue Di Padova e conclude: “Ogni attacco violento ai Sindacati e al mondo del lavoro che rappresentano è un attacco alla nostra democrazia, come tale va respinto con chiarezza e fermezza”.

Pamela Roncone e Piergiorgio Possenti, commissario del Pd di Teramo e segretario provinciale, dichiarano: “Massima solidarietà alle sigle sindacali e ferma condanna agli atti vandalici che hanno subito le sedi della CGIL e CISL a Teramo. Il ripetersi di questi eventi  nel nostro territorio alle sedi di sindacati e partiti politici da sempre vicini ai lavoratori, è un segnale da non sottovalutare. Cercare di intimorire i presidi democratici non troverà terreno fertile nella nostra provincia e nei nostri comuni. Le azioni responsabili e costituzionalmente garantite messe in campo dai sindacati in un periodo di pandemia difficile e drammatico per il lavoro e per i lavoratori in generale, ma soprattutto per gli operatori sanitari, non può essere messo in discussione con atti vandalici che di democratico hanno ben poco”.