L’incapacità di governo di Marsilio, Verì (e degli ignavi assessori aquilani) continua a discriminare e a  penalizzare la sanità aquilana.  La delibera 374/2022, infatti, conferma lo squilibrio assurdo di risorse assegnate alle strutture accreditate per le attività di riabilitazione.

Avevo sollevato da quasi due anni la vergogna di questa situazione: una sperequazione nei tetti di spesa assegnati alle singole ASL che fa della nostra ASL1 la cenerentola d’Abruzzo, poiché la suddivisione del budget ci assegna l’11% del totale regionale!

Segnalazioni, denunce, richieste di adeguamento condivise anche con l’On. D’Eramo, l’incontro col Commissario dell’Agenzia Sanitaria Regionale per focalizzare i fabbisogni reali e capire come definire una corretta ed equa ripartizione delle risorse su scala regionale, le promesse in Consiglio dell’assessora Verì in risposta alla mia interpellanza 182/2021, tutto questo non è bastato e la richiesta di riequilibrare le risorse per le attività di Riabilitazione sanitaria nella Provincia dell’Aquila rimane inascoltata.  Anzi peggiora perché i tetti di spesa si confermano non solo per il 2022, ma anche per i successivi 2023 e 2024.

La colpa è tutta della Giunta: criticata dal Tavolo di Monitoraggio e dal Governo – che censurano i ritardi nel definire i tetti di budget per le strutture private accreditate – la Verì “risolve” tutto con una nota (RA 0021076/2022 del 20 gennaio scorso) in cui conferma il tetto complessivo del 2021 a complessivi 59.550.198 € (di cui solo 6,5 milioni per la nostra provincia).

Una soluzione assurda che prolunga nel tempo una clamorosa ingiustizia.

Un ennesimo sfregio che penalizza i cittadini costretti a curarsi in luoghi distanti dalla propria residenza e danneggia la ASL1 costretta a subire una mobilità passiva e perdita di risorse, a favore di altre Asl abruzzesi o extraregionali.

Il consigliere regionale
Pierpaolo Pietrucci