Sono trascorsi 50 giorni dalla seduta del Consiglio regionale che ha discusso la modifica della Carta degli Aiuti.

Marsilio e la sua Giunta pensano che – facendo trascorrere il tempo senza muovere un dito – imprese e sindaci si dimentichino del tema, delle opportunità che perdono, delle risorse che altri utilizzeranno prima e meglio di noi.

Non è così: la grave crisi economica, l’inflazione, l’aumento dei prezzi delle materie prime, tutto ci impone di agire in fretta e nel modo più giusto, coniugando le agevolazioni e i fondi a disposizione.

Per questo torno alla carica.

Le imprese che operano nei crateri sismici hanno a disposizione ingenti risorse del Fondo Complementare del PNRR. Ma in Abruzzo quasi tutti i Comuni dei crateri sono stati esclusi dalla “Carta degli Aiuti”, cioè dalle aree in cui l’intensità (la percentuale) di finanziamenti pubblici alle imprese è superiore che altrove.

Nelle Marche, in Umbria e nel Lazio, infatti, i Comuni sismici sono stati TUTTI inseriti nelle rispettive Carte degli Aiuti: così le loro aziende potranno investire “combinando” i fondi disponibili con la maggiore percentuale di finanziamento, quei territori saranno più competitivi e attrattivi, l’Abruzzo subirà una concorrenza e una penalizzazione assurde.

Con una certa dose di arroganza, la maggioranza di destra nel Consiglio del 17 maggio ha respinto la richiesta del centrosinistra per una immediata rimodulazione della Carta e ha approvato un documento che “dà mandato alla IV Commissione consiliare di monitorare l’andamento e l’efficacia dello strumento “Carta degli Aiuti di Stato” nella sua attuale perimetrazione, acquisendo i motivati pareri delle parti sociali e imprenditoriali, degli Enti Locali e delle altre forme di rappresentanza dei territori, al fine di pervenire ad una eventuale proposta organica di revisione […] per il nuovo negoziato del giugno 2023”.

Naturalmente, sapete cosa è successo in questi 50 giorni? Nulla.

Non si è mossa una paglia. Si continua a ignorare la questione, lasciando passare del tempo prezioso.

Nessun contatto è stato avviato con le organizzazioni imprenditoriali, le Amministrazioni locali, i sindacati, le forze economiche e sociali: la Regione le ignora completamente.

Le ignora come vergognosamente farà anche oggi – con la presentazione della Programmazione europea 2021-2027 – in cui interverranno solo assessori, consiglieri di maggioranza e dirigenti regionali: bel modo di confrontarsi e coinvolgere il sistema produttivo e la società abruzzese.

Insomma: già la revisione della Carta a metà del 2023 è una presa in giro perché a quel punto i Bandi del PNRR saranno scaduti, quei soldi non ci saranno più e sarà troppo tardi per poter competere.

Ma almeno – lo chiedo al presidente Angelosante – si abbia la decenza di rispettare gli impegni presi e di far lavorare la IV Commissione in stretto rapporto con il sistema economico e sociale abruzzese.

Il consigliere regionale
Pierpaolo Pietrucci