Nel mese di gennaio 2022, il Dipartimento Salute Mentale dei Giovani Democratici d’Abruzzo si è riunito per la prima volta con l’obiettivo di elaborare interventi normativi nell’ambito del benessere psicologico della popolazione abruzzese. Nella scansione dei lavori, ci siamo assicurati di dedicare un intero intervento normativo al rapporto tra salute mentale dei giovani e scuole, da presentare come emendamento alla Legge Regionale per il Diritto allo Studio, la cui proposta è stata avanzata dal Dipartimento Scuola della nostra giovanile nel Dicembre 2021. Ciò muovendo da una premessa fondamentale e purtroppo ad oggi ancora non adeguatamente considerata: la scuola si interseca inevitabilmente con la salute mentale di studenti e studentesse, pertanto un ambiente scolastico che vuole offrire la possibilità di crescere caratterialmente ed intellettualmente deve essere dotato di meccanismi che permettano di prevenire e contrastare le difficoltà legate al benessere psicologico. Di lì a poco abbiamo deciso di elaborare un questionario anonimo online, indirizzato a studenti e studentesse provenienti da qualsiasi angolo della regione, al fine di ottenere opinioni e spunti di riflessione che ci permettessero di realizzare al meglio le nostre proposte legislative.

Tanti sono coloro che affermano di aver sofferto o di soffrire tuttora di disturbi psichici. La quasi totalità degli studenti ritiene che il tema del benessere psichico sia da affrontare più spesso e vede nello psicologo una figura capace di essere d’aiuto nell’ambiente scolastico. Sono feedback come questi a confermarci l’importanza delle battaglie che stiamo portando avanti: ora più che mai è fondamentale fornire la possibilità di ricevere assistenza gratuita nel contesto educativo a qualsiasi studente abruzzese, indipendentemente dall’età, attraverso l’obbligatorietà dello psicologo scolastico in tutte le scuole della regione, ed ampliare l’importanza di esso all’interno dell’istituto, valorizzandone il ruolo secondo una logica che lo vede concorrere all’organizzazione di iniziative di sensibilizzazione, fornire assistenza anche a docenti e, laddove richiesto, prendere parte alle lezioni in qualità di osservatore, al fine di contribuire ad un migliore clima didattico e alla prevenzione di fenomeni spiacevoli all’interno del gruppo classe.

Centrale è il dato politico ricavabile dalla ferma convinzione da parte della grande maggioranza dei giovani che l’attuale sistema scolastico non solo non venga affatto incontro al benessere psicologico di studenti e studentesse, ma addirittura lo sfavorisca. È doloroso realizzare che solo una netta minoranza di essi sostiene di poter esprimere con costanza la propria personalità in ambito scolastico, e che la larga maggioranza ritiene di poterlo fare solo a volte o mai. Come Giovani Democratici, affermiamo con decisione l’idea di una scuola che sia capace di porre il singolo nella condizione di apprendere, formarsi ed imparare, ma anche di sviluppare in positivo un’identità e delle idee senza dover rinunciare alle proprie sensibilità, all’interno di un ambiente di fermento culturale ma anche di comprensione e disponibilità. È in ciò fondamentale, oltre alle riforme scolastiche ormai non più rinviabili, il compito del docente, tra i più nobili ed importanti della nostra società: in una scuola moderna ed al passo con i tempi, esso non può essere concepito come limitato alla formazione teorica o pratica delle proprie materie: è bensì un punto di riferimento e d’esempio per gli alunni, determinante dal punto di vista dell’attitudine dei giovani nei confronti della materia, nonché della formazione di una consapevolezza nel discente in quanto singolo e membro di una collettività. Bisogna quindi fornire, per mezzo di corsi tenuti dallo psicologo d’istituto, ai docenti di tutte le scuole d’Abruzzo i giusti strumenti per permettere loro di gestire al meglio le dinamiche del gruppo classe e gli eventuali disagi giovanili ad esso correlati, rendere più coinvolgente ed interessante agli occhi degli studenti il proprio insegnamento ed assicurare il pieno sviluppo delle potenzialità dei singoli.

Infine il questionario ha toccato temi quali bullismo, cyber-bullismo ed emarginazione sociale: i numeri e le testimonianze riportateci sono anche in questo caso preoccupanti, ed una ingente fetta di studenti evidenzia come il proprio istituto non abbia saputo far fronte in modo congruo a manifestazioni di tali fenomeni. Ebbene, sappiamo tutti quanto essi pesino sulla psiche dei più giovani. Particolarmente deprecabili risultano poi gli atti di violenza verbale o fisica nei confronti di persone diversamente abili o basati su etnia, colore della pelle, orientamento sessuale ed identità di genere. Ciò non è accettabile. Chiederemo pertanto l’istituzione di un Referente anti-bullismo, scelto tra i docenti dal Dirigente Scolastico e la cui presenza è obbligatoria in tutti gli istituti di ogni ordine e grado della Regione Abruzzo, con l’obiettivo di prevenire, vigilare e contrastare i fenomeni citati ed elaborare, insieme all’istituto, iniziative volte alla sensibilizzazione sul tema.

Mesi dopo la divulgazione del questionario, possiamo dire con sicurezza che gli interventi normativi nelle scuole che stiamo elaborando in quanto Dipartimento Salute Mentale, si confermano necessari ora più che mai: i suoi esiti danno, attraverso autentiche testimonianze di un dramma silenzioso che la nostra generazione sta vivendo, ennesima prova dell’esistenza di una fascia ingente di popolazione giovanile sofferente e che chiede a gran voce cambiamenti legati al mondo del benessere psicologico. Ringraziamo tutti gli studenti e le studentesse che hanno espresso pareri, suggerito idee e raccontato esperienze talvolta molto toccanti. Abbiamo e avremo bisogno della vostra voce.

 

<<Spero vivamente che questo sondaggio porti a qualcosa. Fin troppi miei amici soffrono di problemi di questo genere e sono stanca di vedere la mia generazione affossarsi e uccidersi lentamente. Aiutateci>>.

 

<< Ciò che la scuola offre ai ragazzi è fondamentale, ma non serve a nulla insegnare a persone troppo sofferenti per poter imparare>>.

 

<<Mi lanciavano oggetti DAVANTI AI PROFESSORI e loro rimanevano solo a guardare>>.

 

<<Sto pian piano perdendo la voglia di fare qualunque cosa. Vorrei essere aiutata ma non riesco a chiedere e quando ho chiesto sono stata trattata male>>.

 

<<Siamo ragazzi, piccoli, ma questo non ci esclude dall’avere problemi grandi: dietro ogni persona ci sono storie che non possiamo immaginare. I disturbi mentali sono handicap a tutti gli effetti. Perché la salute fisica viene sempre giustificata e quella mentale no? Bisognerebbe smetterla di sottovalutare i problemi dei ragazzi e iniziare a vedere i campanelli d’allarme. Siamo persone con delle emozioni, non numeri>>.

 

<<Volevo solo ringraziare per questo sondaggio. Non so quanto la situazione possa migliorare, ma voglio essere fiduciosa. Rendete per favore la scuola un posto felice, produttivo, un ambiente sano di lavoro e scambio di opinioni, di ampliamento di conoscenze. Non siamo numeri. Ho grande sfiducia nella scuola e non dovrebbe essere così!>>.

 

 

Giorgio Casiraghi – Coordinatore Dipartimento Salute Mentale GD Abruzzo