Ennesimi disagi per l’Ospedale San Massimo di Penne e, di conseguenza, per l’intero sistema sanitario vestino e anche pescarese. Siamo venuti a conoscenza che la Uoc di Medicina ha sospeso i ricoveri a partire dalla giornata odierna. Motivo? La presenza in organico di soli 4 medici, Direttore compreso, che possano portare avanti turni in tutte le fasce orarie.
Un avviso campeggia presso il Pronto Soccorso di Penne a firma del direttore di medicina. Si legge “Si comunica che è ulteriormente peggiorata la drammatica carenza di personale medico nell’UO di Medicina generale di Penne…Pertanto si sospendono temporaneamente i ricoveri per permettere di tamponare i turni scoperti dalle assenze e per garantire continuità assistenziale h 24 ed un normale percorso diagnostico terapeutico ai pazienti già ricoverati, in attesa di ulteriori soluzioni organizzative e/o del ripristino di una sufficiente pianta organica”
Sostanzialmente, non si riuscirebbe, con così pochi medici, a gestire adeguatamente i pazienti. Eppure, quasi un anno fa, a seguito della mia visita ispettiva e di una specifica interpellanza sulla carenza di personale del San Massimo e del conseguente allarma, l’Assessore Verì aveva assicurato che: “il numero complessivo di dirigenti medici, all’esito delle assunzioni, sarà pari a numero 10 unità, compreso il responsabile facente funzioni, in attesa della nomina del direttore”. Invece, nonostante le possibilità di reclutamento, di fatto liberate da qualsiasi vincolo amministrativo, burocratico ed economico grazie ai vari decreti-legge per il contrasto alla pandemia, a Penne manca il personale medico. Ennesima promessa mancata per Penne e tutta l’area vestina.
Da tempo stiamo seguendo le vicissitudini del Presidio Ospedaliero di Penne, con la situazione della Uoc di Medicina che, nonostante le rassicurazioni politiche dell’Assessore e la nomina del nuovo Direttore, non sembra migliorare, rimanendo prigioniera delle stesse problematiche ormai da due anni, con personale costretto a sforzi fisici massacranti, che vanno ben oltre le previsioni contrattuali e le direttive europee. Tra l’altro, sui turni di lavoro del reparto, lo scorso 6 dicembre ho presentato un accesso agli atti alla Asl, che però non ha mai avuto risposta “perché non c’era tempo per rispondere a causa dell’emergenza Covid”, ma nella specifica volontà di coprire una situazione illegittima e contraria a ogni previsione dei turni lavorativi per i medici e anche per i degenti, che devono poter contare su una assistenza adeguata e lucida. Chissà se adesso troveranno il tempo di farlo.
Denunciamo ancora una volta la spoliazione della sanità vestina, che avviene nonostante i proclami, con l’eterna promessa del bando di gara per la ristrutturazione dell’Ospedale, che non ancora parte, con i 12,5 milioni di euro sottratti all’Ospedale e spostati su quelli di Avezzano, Vasto e Lanciano. Di recente, inoltre, con una interpellanza abbiamo espresso preoccupazione per la possibile soppressione della Uos “Blocco Operatorio”, diretta dal Dott. Pezzella, che potrebbe essere inserita nella Uosd di Anestesia di Popoli, nonostante sia ben gestita.
Il tutto ad aggravare complessivamente la situazione della sanità provinciale, in cui sembra esserci più attenzione alle architetture dei Dipartimenti e delle Unità Operative per sedare ambizioni di carriera personale, che a fornire servizi adeguati ai cittadini.
È notizia di qualche giorno fa che chi si recava al Pronto Soccorso di Pescara veniva invitato ad andare in altri ospedali. Viene da chiedersi, quindi, cosa dovrebbero fare gli utenti e dove dovrebbero recarsi per poter ricevere cure, vista anche l’attuale situazione del reparto di Medicina di Penne che blocca i ricoveri anche di chi accede dal pronto Soccorso.
Il consigliere regionale
Antonio Blasioli