“ln V Commissione arriva un Piano sociale non concertato con il territorio, la Regione non raccoglie la richiesta di essere coinvolte che da settimane 31 istituzioni abruzzesi che operano nel comparto reiterano al governo regionale, anche in vista della redazione della proposta del PNRR Sanità che l’Ente dovrà fornire entro il 28 febbraio al Governo e che ad oggi appare monca e, soprattutto, non concepita insieme alle Associazioni degli utenti e dei familiari che utilizzano i servizi sociali alle quali la maggioranza ha sbattuto la porta in faccia, negandosi in modo becero e incivile”, l’allarme dei consiglieri dei gruppi Pd, Legnini Presidente, Abruzzo in Comune e Misto.

“Tutto questo accade in un momento che è decisivo per la programmazione anche dell’assistenza sanitaria territoriale – avvisano i consiglieri Silvio Paolucci, Dino Pepe, Antonio Blasioli, Americo Di Benedetto, Sandro Mariani, Marianna Scoccia – perché in queste settimane la Giunta Regionale sta chiudendo l’action-plan per la spesa delle risorse della Missione Salute del PNRR e dovrebbe definire con il Governo un nuovo modello organizzativo della rete assistenziale. Abbiamo un’occasione unica per ripensare l’integrazione sociale-sanitario che è il vero salto di qualità a vantaggio dei cittadini fragili, specie quelli con patologie mentali che maggiormente vivono l’esigenza di un’integrazione fra le due dimensioni e invece si tengono i piani ben distinti. L’ipotesi di cui parliamo è del tutto scollegata dal piano sanitario, è dunque è impresentabile come piano socio-sanitario. E il fatto che sia scollegato lo dimostra il metodo adottato dalla Regione, che, cosa gravissima, si appresta a presentare il documento più importante per quanto riguarda il PNRR a trazione regionale, che quello sulla sanità, senza aver fatto un momento di confronto con nessuno. Le associazioni che si erano messe a disposizione per fare un lavoro più concreto e rispondente alla realtà territoriale, sono state tagliate fuori dalla concertazione, persino maltrattate. Questo sarebbe il piano socio sanitario del futuro? Vero è che per metodo e per contenuto questo piano ci riporta notevolmente, mentre tutto il resto del mondo ragiona in modo diverso, nel perfetto stile di governo lento e inefficace a cui questa maggioranza ci ha abituato. Né trova alcun fondamento la fretta di distribuire i fondi, visto che siamo a febbraio e l’ultimo Consiglio risale al 31 dicembre e sono pochissime le Commissioni, convocate fino ad oggi. Non è possibile che il centrodestra impedisca una concertazione con le associazioni che chiedono solo di comprendere come si armonizzerà il piano sociale con il piano di azione sanitario sui fondi del PNRR”.