I rilievi formulati dall’ANAC, dopo le segnalazioni di alcuni docenti del Liceo Marconi di Pescara, in merito alle scelte adottate dall’Amministrazione provinciale Zaffiri sulla complessa vicenda del “Marconi” non lasciano adito a dubbi: approssimazione nelle fasi di programmazione e pianificazione degli interventi; violazione del principio di immodificabilità dell’oggetto contrattuale, laddove ai professionisti incaricati della progettazione definitiva dell’originario progetto di adeguamento fu conferito “per le vie brevi” un altro incarico per la redazione di uno studio di fattibilità tecnico-economica propedeutico alla demolizione e ricostruzione, ma anche per la progettazione definitiva del primo lotto, modificando radicalmente l’oggetto della prestazione e violando le regole di libera concorrenza, par condicio, trasparenza e correttezza; mancata previsione di fonti di finanziamento per l’intero progetto di ricostruzione, con incertezza colpevole sul futuro rientro in sede dell’intera comunità scolastica; assenza di pareri necessari all’atto di validazione del progetto definitivo e forzature per rispettare i termini di concessione dei finanziamenti.
Nel particolare l’ANAC specifica che “il progetto preliminare di adeguamento s.a.i, redatto nel 2014, è stato finanziato nel 2018 da Regione Abruzzo con 7,8 Mln di euro per l’adeguamento dell’edificio esistente, rivelandosi, tuttavia, che il progetto di variazione di adeguamento dell’esistente a demolizione e ricostruzione di un nuovo edificio, è stato assegnato, redatto e approvato dalla Provincia di Pescara in 19 giorni (studio di fattibilità), portando l’importo del progetto da 7,8 a 15,2 Mln di euro, con ulteriore considerazione che il progetto definitivo è stato redatto in ulteriori 16 giorni, in assenza di Nulla Osta regionale alla variazione del contenuto del progetto e dell’importo. Tale Nulla Osta è arrivato 4 giorni dopo l’approvazione del progetto da parte della Provincia. L’importanza e l’impegno dell’opera contrasta con la celerità della procedura decisionale e l’assenza di concertazione”.
Ancora l’ANAC: “ l’Amministrazione provinciale decide il raddoppio della spesa, da 7,8 a 15,25 Mln di euro…, e decide di demolire l’intero edificio del Liceo Marconi (del valore stimato di 19 Mln di euro) pur sapendo che i lavori potranno re-insediare solo 1000 dei 1500 alunni della scuola. Per gli altri 500 non esiste né finanziamento, né progetto, né tempi certi di ritorno a scuola”. Così come non sussistono risorse per la costruzione della palestra.
Un quadro inequivoco che conferma la sciatteria della condotta politico-amministrativa della precedente Amministrazione provinciale Zaffiri, più volte denunciata dal Partito Democratico. Leggerezza politica improntata tra l’altro alla chiusura, al rifiuto del dialogo con la comunità scolastica circa tempi, modi e difficoltà dell’intervento, aggravata dai problemi di gestione dei plessi provvisori, la cui locazione ha già impegnato circa 950000 euro per l’anno scolastico 2021/2022.
L’auspicio rimane quindi quello che i lavori saranno ultimati entro l’inizio del nuovo anno scolastico così da permettere il rientro nella moderna e innovativa struttura, gran parte degli studenti del Liceo Marconi. Diversamente, la nuova amministrazione di centrodestra guidata dal neo Presidente De Martinis deve sin d’ora prevedere in bilancio le risorse necessarie alle locazioni delle sedi onde evitare l’emergenza della scorsa estate.
I fondi del PNRR dedicati alla scuola per l’Italia di domani, rappresentano una irripetibile occasione per rimediare a quello che è stato tristemente chiamato “il pasticcio Marconi” ma dalla Provincia di Pescara non emerge ancora nessuna notizia in merito alla presentazione di progetti volti a completare la struttura e ridare a tutta la comunità scolastica del Liceo Marconi la meritata serenità, indispensabile per un giusto percorso di studi.
Alessandro D’Ascanio, Sindaco di Roccamorice e consigliere provinciale Pd
Leila Kechoud, vice segretario prov. del Pd e già consigliere provinciale