“Il prossimo sarà l’anno della Prossima Generazione Abruzzo”: lo ha detto il segretario Michele Fina nel corso della conferenza stampa di fine anno del Partito Democratico regionale, sintetizzando con il titolo scelto il percorso di rinnovamento della classe dirigente e di costruzione della piattaforma programmatica a cui sta lavorando il Pd, che nel 2022 avrà un’importante accelerazione. Fina ha spiegato: “Entro la fine del 2022 avremo le candidate e i candidati per la carica di consiglieri regionali. Le elezioni regionali saranno precedute da importanti elezioni amministrative. Metteremo in campo le nostre idee, le nostre tesi per l’Abruzzo che stiamo discutendo con i nostri interlocutori, le forze politiche e sociali, con rispetto e senza arroganze. Siamo europeisti: vogliamo usare i fondi del Piano nazionale di resilienza perché crediamo all’Europa, a differenza di altri del centrodestra, che sono in contraddizione. Nella nostra Regione è evidente: il Presidente Marsilio assieme a una filiera di amministratori locali è in minoranza rispetto al governo di unità nazionale e fa polemiche pretestuose, generando un problema tra l’ente Regione e l’esecutivo nazionale. Marsilio facendosi capo partito mette in difficoltà i propri cittadini”.

Tracciando un bilancio politico dell’anno che si sta per concludere, il segretario del Pd Abruzzo ha ricordato che il “nostro partito nel 2021 è tornato a essere il primo partito della regione perché la nostra serietà è stata riconosciuta e apprezzata. Abbiamo scolpito meglio la nostra identità, sintetizzabile in tre parole: salute, lavoro, sapere. Siamo il partito a tutela della salute, a sostegno della ricerca e della scienza, non strizziamo l’occhio ai complottisti mentre il Presidente della Regione ha persino pensato di ricevere strizzando l’occhio ai i no – vax. Siamo il partito del lavoro, abbiamo dato vita alla conferenza delle lavoratrici e dei lavoratori perché abbiamo bisogno che queste personalità che vivono i luoghi del lavoro siano il Pd, siamo il partito del PNRR, della ricostruzione, che segue ogni vertenza occupazionale ed è al fianco delle imprese e dei lavoratori, dello sviluppo e della crescita, che vuole gestire e governare con le istituzioni tutti i processi di transizione: abbiamo investito sul tema della trasversalità. Siamo il partito del sapere, delle conoscenze, delle idee, da cui scaturisce la costituzione del comitato per le idee di personalità di livello che ci supportano nella costruzione di un progetto mentre la Regione non lo fa”. Fina ha sottolineato: “Naturalmente questa alternativa si fa ogni giorno, nelle istituzioni e nei territori, dove mettiamo in campo le nostre idee e le nostre osservazioni. Il processo di ricostruzione e ricambio dei gruppi dirigenti in questo anno ha compiuto enormi passi avanti e nel 2022 sarà compiuto. Il 2021 inoltre si è chiuso con le elezioni provinciali ma prima i sono state ci sono stati due anni di elezioni amministrative in cui il centrodestra ha perso quasi ovunque e il centrosinistra ha vinto quasi ovunque. Il Pd si è posto come baricentro di alleanze con le altre forze politiche di centrosinistra e con i movimenti civici. Con umiltà e spirito unitario e coalizionale abbiamo fatto emergere ed eleggere un patrimonio inestimabile di amministratori”.

E’ intervenuto anche il capogruppo in Consiglio regionale Silvio Paolucci, che ha ricordato: “Non abbiamo fatto e non faremo mancare le nostre osservazioni sui motivi sul per i quali questa Regione non va e il presidente è di circostanza, tutto fa tranne rappresentare l’Abruzzo e gli abruzzesi”. Per la presidente Manola Di Pasquale “il prossimo anno è fondamentale, non si può perdere il treno dei fondi europei. Ci vuole programmazione, non vogliamo che l’Abruzzo perda questa opportunità di crescita e sviluppo. Siamo preoccupati per la disattenzione del governo regionale e lavoriamo per pungolarli su questo fondamentale aspetto”.