“Sull’emergenza idrica serve ora un coinvolgimento istituzionale forte, per rispondere in modo concreto al diritto dei cittadini di vedersi assicurato sempre un servizio essenziale qual è quello dell’erogazione dell’acqua – così il sindaco di Chieti Diego Ferrara – Per stringere i tempi di un necessario confronto con la Regione Abruzzo incentrato sulle azioni da mettere in campo a tale scopo e avendo già all’attivo il dialogo serrato con Aca condotto in questi mesi, lunedì dopo aver ascoltato i cittadini che manifesteranno in piazza a Chieti, mi farò portatore delle loro istanze in un invito agli altri sindaci del comprensorio che ha maggiormente risentito della carenza di acqua in questi mesi, per fare fronte nel chiedere un immediato incontro con il Governo regionale, l’Ersi e i soggetti gestori e avere un quadro chiaro delle iniziative avviate, di quelle possibili nel breve e medio termine e di quelle da mettere in campo per il futuro.

La soluzione va cercata con la giusta energia e con tutti i mezzi che abbiamo a disposizione e che ci consentono di stare dalla parte della comunità, perché, torno a ripeterlo, quello è il nostro posto. Per questa ragione ho detto sì al Consiglio comunale straordinario sull’acqua, dialogando con la minoranza, che però ora dovrà collaborare ad azioni concrete, se davvero vuole fare la sua parte; per questo ho partecipato alla mobilitazione del Comitato dell’acqua pubblica a Pescara la settimana scorsa, insieme ai cittadini della costa che da settimane, come noi, sono senz’acqua; per questo sarò lunedì fra i teatini che verranno a manifestare sotto il Comune e, nei prossimi giorni, anche insieme a quanti si mobiliteranno, perché tutte le prese di posizione servono a far capire a chi può risolvere che questo non è un semplice problema, ma è un’emergenza e che bisogna dare risposte, avviando interventi in grado di supportare le famiglie e limitare loro problemi e i disagi.

Le nostre reti idriche sono vecchie e malridotte. La Regione ha fondi che non ha speso per l’emergenza idrica, contenuti nel Masterplan, nella pianificazione europea, in itinere nel Pnrr, né ha ritenuto urgente intervenire sulla situazione di carenza delle sorgenti e sullo stato delle reti. I gestori hanno progetti di cui non conosciamo lo stato e gli effetti. Tutte queste cose vanno riunite su un tavolo veramente operativo che può essere solo in capo alla Regione, intorno a cui siedano sindaci di destra e di sinistra, insieme e dove ognuno rivesta un ruolo utile alla causa che è una sola, a prescindere dalla propria appartenenza politica e che non può avere diverse declinazioni: quella di portare l’acqua alle case della città, farlo in modo efficiente e intercettare risorse e progetti capaci di ridimensionare l’emergenza.

Chieti è pronta a fare la sua parte e a riunire una prima linea non solo per alzare la voce, ma per lavorare a soluzioni, perché questa è l’unica politica che si può fare sull’acqua”.