Le Osservazioni della Corte dei Conti in ordine agli ultimi accadimenti che hanno interessato il COGESA, unitamente alla sentenza della magistratura sulla vicenda dei c.d. “furbetti del cartellino” la dicono lunga sul bilancio di questa Amministrazione agli sgoccioli.

Semplicemente fallimentare.

I fatti sono noti. Riportati dalle cronache dei quotidiani locali, raccontano in un caso –  quello della “partecipata” – di una severa censura alla costituzione  della nuova “governance” dell’Ente che ha istituito il CDA al posto dell’Amministratore Unico, facendo rilevare come l’innovazione appare immotivata, contraria alla normativa vigente, lesiva dell’interesse della collettività ad una sana gestione economica degli Enti sovraccomunali.

Pertanto, la Corte punta il dito sulle responsabilità dei Soci ed, in primis, del sindaco del Comune socio più grande, Sulmona che – detto per inciso  – ricopre anche la carica di Presidente del Comitato di Controllo Analogo. Organo deputato, appunto, al controllo della corretta gestione dell’Ente. Incapace, a detta della Corte, di motivare adeguatamente, nella circostanza, il passaggio da una forma di amministrazione all’altra.

Nell’altro caso, quello della sentenza con la quale il giudice ha reintegrato il dipendente comunale a suo tempo oggetto di un provvedimento disciplinare che ne ha comportato il licenziamento per assenza ingiustificata dal posto di lavoro, l’Amministrazione è stata condannata al reintegro e pagamento delle mensilità spettantegli, più le spese processuali. Il magistrato, infatti,  afferma che c’è stato colpevole ritardo da parte dell’organo comunale preposto all’adozione del provvedimento, arrivato a termini di legge scaduti.

Ora, le responsabilità politiche di questo primo cittadino in vicende di assoluta gravità amministrativa che denotano incompetenza spesso unita ad arrogante saccenteria, appaiono di una evidenza solare,  ma forse ci sfugge qualche particolare che giustificherebbe quelle che a tutta prima sembrerebbero mancanze di una gravità eccezionale.

Quali spiegazioni, dunque, intende fornire ai propri concittadini la sig.ra Casini e quali azioni intende intraprendere per evitare altri danni erariali, come se il bilancio comunale non fosse già zeppo di “debiti fuori bilancio”?

Non sarà il caso di spendere un po’ del suo tempo ad amministrare questa città per quel poco che resta, accantonando tagli di nastri o firme di convenzioni nel vano tentativo di far dimenticare i suoi molti e ben noti misfatti amministrativi?

Il circolo Pd di Sulmona