“Cose che succedono solo in Abruzzo: tutte le sigle sindacali e datoriali denunciano che il documento REACT-EU ha come premessa una menzogna, ovvero la dichiarazione che è stato già condiviso con il partenariato economico e sociale. E sono state costrette a dirlo direttamente al Governo, per chiarire che non sono corresponsabili di un documento con 48 progetti senza coerenza per un importo di quasi mezzo miliardo che hanno letto, loro come tutti noi, pubblicato sul sito web della Regione il 29 dicembre scorso. Il solito testo ‘svuota cassetti’, privo di visione politica e di strategia”: lo denuncia il segretario del Partito Democratico abruzzese Michele Fina.
Fina rimarca che “la mancanza di programmazione e cura, che abbiamo denunciato più volte, l’ultima solo pochi giorni fa, è aggravata da più elementi. In primis dalla scelta di non condividere e confrontarsi con le parti sociali, che potrebbero dare un utile contributo per inquadrare priorità e necessità. D’altra parte la Regione non dialoga nemmeno con gli amministratori locali e con le forze politiche di minoranza, si confronta solo con lo specchio. Poi dall’arroganza di rivendicare lo svolgimento dell’inesistente confronto con le parti sociali, tanto da metterlo in apertura di un documento ufficiale inviato al Governo. Al peggio, è il caso di dirlo, non c’è mai fine: l’incapacità di governare va in Regione Abruzzo di pari passo con la mancanza di serietà, e perfino con le menzogne ufficiali. Ci faremo noi parte diligente nell’ascolto con le parti sociali, nella selezione delle priorità per il futuro dell’Abruzzo e in un dialogo costruttivo col Governo. Ho inviato oggi stesso una lettera rivolta a tutte le forze sociali per un incontro web che terremo venerdì prossimo alle ore 18, con i nostri rappresentanti in Parlamento, in Regione e nei Comuni”.