A furia di giocare con i colori e fare politica per conto della Meloni, Marsilio ha incastrato l’Abruzzo in una zona rossa che sta provocando milioni di danni all’economia e alle famiglie”, durissimo il centrosinistra in Consiglio regionale a fronte delle dichiarazioni del Presidente sull’uscita della regione dallo status di zona rossa.
“Un pasticcio che deriva dalla superficialità con cui il centrodestra governa la Regione – riprendono i consiglieri di Pd, Legnini presidente, Gruppo misto e Abruzzo in comune – Dopo aver per settimane minimizzato la situazione, trovatosi di fronte alla debacle di tutto il sistema di tracciamento e assistenza territoriale a cui sono mancati governance e controllo, anziché risolvere, Marsilio ha fatto di tutto perché l’Abruzzo entrasse in zona rossa, ben conoscendo anche i termini temporali della richiesta, in quanto espressi nel DPCM del 3 novembre. Giustificò la foga della richiesta con la “certezza”, evidentemente solo sua, che presto tutta l’Italia sarebbe stata zona rossa. Così non è stato e una volta ottenuto il risultato, ora succede che l’Abruzzo, dove i dati sono sicuramente migliori di altre regioni, è l’unica regione rimasta in zona rossa. E anziché riconoscere l’irruenza della prima richiesta, che lo ha visto esprimersi su tante testate nazionali, Marsilio che fa? Cercando di perorare la riapertura degli impianti sciistici, si rende conto dello scontento della comunità ferma da giorni per via della sua ordinanza e cerca di scaricare nuovamente sul governo le responsabilità di una scelta che è stata invece fatta esclusivamente da lui. Lo ha fatto chiedendo ai ministri Boccia e Speranza e alla Conferenza delle Regioni, una ridefinizione dei parametri di fascia, questo per uscire in tempo per Natale dalla situazione in cui ci ha infilati.
Nel frattempo le attività sono tutte chiuse, salvo quelle di prima necessità; le scuole sono solo a distanza, dalla seconda media in poi; smart working e un comparto economico, quello turistico e commerciale, ridotto in ginocchio, anche perché ancora in attesa delle risorse a fondo perduto promesse dalla Regione.
Marsilio dovrebbe pensare a una sola cosa finché è presidente della Regione Abruzzo: governare”.
Sull’argomento la deputata Stefania Pezzopane dichiara: “L’Abruzzo è entrato in zona rossa perché lo ha chiesto il presidente della Regione Marsilio quando ha visto che i numeri dei contagi, dei ricoveri e dei decessi aumentavano a velocità vertiginosa e la situazione stava degenerando. Non sapendo che pesci prendere ha chiesto di entrare in zona rossa, ma ora chiede di uscirne. Tutto è sempre a scopo propagandistico, tutto è sempre nel suo interesse, mai al centro gli interessi degli abruzzesi. Il presidente Marsilio invece di fare il gioco delle tre carte in ogni occasione inizi a fare il suo dovere, visto che ha lasciato la regione allo sbaraglio, diventata lo zimbello d’Italia con gli scandali sul personale sanitario senza dispositivi medici adeguati, gli ospedali in crisi, malati deceduti fuori dall’ospedale in attesa di ricovero, mancanza di vaccini e persino delle bombole dell’ossigeno. È notizia di pochi giorni fa che Marsilio ha chiesto al governo con urgenza i test per il Covid e il governo ha immediatamente provveduto ad inviargliene 200 mila. Ma ora i comuni chiedono aiuto, il governo ha messo i test gratuiti, i comuni l’organizzazione e la regione? Il governo sta facendo il suo dovere per riportare l’Abruzzo in zona gialla, con risorse, fondi, impegni concreti. Lo stiamo facendo con energia. La sottoscritta si è personalmente impegnata con i ministri Boccia e Speranza affinché l’Abruzzo possa tornare presto in una situazione di normalità e rientrare nella zona gialla in maniera durevole, con tutti gli accorgimenti del caso. Ora però ci aspettiamo che il presidente della regione si occupi dei problemi della sua regione, in particolare della Sanità in modo da garantire alla popolazione dell’Abruzzo adeguate cure, screening e quant’altro che possa portare nuovamente ad situazione stabile. Lo dobbiamo ai sacrifici della nostra gente, ai medici ed al personale sanitario che si impegna con passione. Lo dobbiamo soprattutto alle nostre imprese, attività produttive che stanno soffrendo tanto. L’unica linea da tenere è che le misure restrittive indicate dal governo stanno funzionando, ma vanno rispettate con tenacia nel tempo per non dissipare in un soffio i risultati acquisiti. Marsilio prima di invocare nuovi bagordi, si preoccupi davvero di non ritornare in zona rossa a gennaio. Lo sappiamo tutti che lui vive in una regione dove sono sempre stati zona gialla, perché lì la regione ha fatto quello che avrebbe dovuto fare lui anche in Abruzzo”.