E’ notizia di questi giorni che i chiarimenti richiesti dalla Società di revisione contabile sul bilancio del COGESA che doveva essere approvato il 28 Giugno u.s. non risultano convincenti, tanto da richiedere una perizia giurata per le valutazioni del caso. Come noto quella Assemblea, convocata per il giorno 30 giugno, non ebbe luogo in quanto unilateralmente annullata con provvedimento dell’Amministratore Unico, nonostante il parere contrario del Collegio Sindacale formalizzato in apposito atto. Ricapitolando, senza peraltro addentrarsi in tecnicismi burocratici che in questa sede non interessano più di tanto, nella circostanza si doveva procedere all’approvazione del bilancio consuntivo annuale, prodromico alla nomina della Dirigenza dell’Ente. Solo che, come fatto rilevare da qualche socio, lo stesso risultava inapprovabile per mancanza di documentazione indispensabile. Opinione suffragata dall’esame degli atti svolto dalla Società di revisione contabile che, a sua volta, costringeva il Collegio sindacale ad invitare i Sindaci soci a non approvare il bilancio presentato. Società di revisione che, ancora oggi, dichiara insufficienti i chiarimenti richiesti e pervenuti a distanza di un mese, circa. Nello specificare che stiamo parlando di una società pubblica partecipata da oltre sessanta Comuni del Comprensorio, ivi inclusi alcuni Comuni dell’aquilano, che tratta una materia – quella dei rifiuti – di primaria importanza sotto molteplici profili, non possiamo sottacere la nostra preoccupazione per vicende dal profilo poco chiaro che danno adito a qualche interrogativo. Cosa osta alla corretta compilazione del bilancio nei termini previsti dalla legge completo della documentazione prevista? A chi giova mantenere questa diffusa opacità di gestione che pure non è bastata a sfiduciare L’Amministratore Unico? “Il Controllo Analogo”, organismo di controllo e indirizzo della società, che si è preoccupato nella riunione che precede L’Assemblea di confermare l’attuale Amministratore Unico con una procedura quanto meno inconsueta (in specie avrebbe dovuto limitarsi a rimettere all’assemblea la nomina della dirigenza dopo l’approvazione del bilancio), quale tipo di azione conoscitiva o di indirizzo ha dato in ordine a questo non certamente secondario passaggio della vita societaria? E, da ultimo – ma certamente non meno importante- il Comune di Sulmona che ruolo ha avuto in tutta la vicenda ed in generale nella “governance” di un Ente che appare sempre più in balia degli umori, ad essere benevoli, “dell’uomo solo al comando”? La Sig.ra Casini che presiede quell’organismo, in quanto titolare della quota maggioritaria tra i soci del COGESA, è consapevole dei rischi che si corrono (dissesto, commissariamento, e quant’altro)? E quando intende informare i suoi concittadini, attraverso un Consiglio Comunale ad hoc, dei gravi fatti che stanno investendo la società di gestione dei rifiuti, che ha da sempre rappresentato il fiore all’occhiello di questa città, in particolare, e di tutto il territorio? Dopo la magra figura fatta dall’Assessore al ramo e dall’Amministratore Unico di fronte ai microfoni di RAI 3 che, alla sollecitazione di chiarimenti in merito, non hanno saputo dire nulla di meglio che un netto “no comment”, abbiamo dovuto assistere all’altrettanto scandalosa risposta dell’Assessore che, in Consiglio Comunale sullo stesso argomento sollevato da un Consigliere, negava l’esistenza di qualsivoglia problema in mancanza di un bilancio su cui discutere. L’ ininfluenza di questa sindaca che, quando va bene, non provoca ulteriori danni ad un tessuto socio economico cittadino e comprensoriale allo sbando, in settori come quello dei “Rifiuti”può risultare devastante, se si dovesse scoprire un giorno che in quel famoso bilancio si potrebbero annidare problematiche di rilievo giuridico. Noi, come al solito, non abdichiamo al nostro ruolo di tutori dell’interesse della collettività senza tema di delegittimazioni o peggio di intimidazioni ad opera dei soliti “va tutto bene madama la marchesa”. Nello specifico invitiamo la Sig.ra Casini, insieme ai Consiglieri comunali, a fare chiarezza sull’argomento, procedendo a sfiduciare un Amministratore Unico del COGESA di cui non ci si può più fidare.
Il circolo Pd di Sulmona