Ad oggi il Governo Nazionale, grazie al lavoro sinergico con le associazioni, le attività del settore e d’intesa con il Ministero, ha emanato delle “Linee guida per la gestione in sicurezza di opportunità organizzate di socialità e gioco per bambini ed adolescenti nella fase 2 dell’emergenza COVID-19” (All. 8 del D.P.C.M. del 17 maggio 2020), prevedendo la riapertura a livello nazionale dei centri estivi a partire dal 15 giugno; inoltre, è di pochissimi giorni fa la decisione del Comitato tecnico-scientifico nazionale di adeguare e validare le linee guida anche ai servizi dei bambini della fascia d’età 0-3 anni, come i nidi d’infanzia privati.
Al riguardo, diverse Regioni hanno già stilato e approvato un Protocollo operativo per le attività educative e ludico-ricreative per i bambini e per gli adolescenti: dunque una serie di indicazioni precise e omogenee su tutto il territorio regionale, necessarie non solo a garantire la massima tutela della sicurezza e della salute di bambini e ragazzi, famiglie e di tutto il personale coinvolto, ma anche a dare certezze e riferimenti più chiari ai Sindaci, alle Amministrazioni comunali e a tutti gli operatori che si trovano a dover necessariamente ripensare e riorganizzare il loro lavoro nel pieno rispetto tanto delle regole quanto dei diritti dei minori.
Ci dispiace constatare che, ad oggi, la Regione Abruzzo non abbia ancora mosso un passo in questa direzione lasciando sole le famiglie, i Comuni, gli operatori del settore e soprattutto i veri portatori di interesse: i bambini e gli adolescenti. È triste pensare che proprio per loro questo Governo regionale non abbia mostrato, al momento, alcuna volontà di ragionare e agire con lungimiranza e in prospettiva. Siamo convinti che le criticità educative, pedagogiche e di socializzazione dei minori, sorte con l’emergenza Covid-19, siano prioritarie così come tutte le altre problematiche causate dalla pandemia e non possiamo assolutamente pensare che nella visione strategica e culturale della Regione Abruzzo non sia così. Per questo ci sentiamo in dovere, nel raccogliere le esigenze e le istanze del nostro territorio, di fare un appello all’Assessore Fioretti e al Governatore Marsilio affinché anche l’Abruzzo si uniformi, il più presto possibile, alle altre Regioni virtuose.
Un’ultima nota, volutamente polemica e che ci lascia con l’amaro in bocca, riguarda la nomina del Garante per l’Infanzia e per l’Adolescenza: una nomina “saltata” qualche giorno fa in Consiglio Regionale per mancanza di voti proprio nelle compagine di centrodestra. L’episodio, che ha fatto luce su meri giochi politici vergognosi, si classifica per noi come una brutta pagina di questo Governo Regionale poiché quella nomina avrebbe avuto ancora più valore in questo particolare momento storico: se la Regione Abruzzo avesse avuto oggi un Garante per l’Infanzia, infatti, avrebbe avuto anche una guida in questa fase delicata di riapertura dei centri estivi e avrebbe potuto proporre, solo per fare un esempio, l’istituzione di un gruppo di lavoro regionale per elaborare le linee guida dedicate ai minori e, insieme, l’attivazione di un confronto e di una concreta collaborazione con i competenti assessorati comunali per mettere a punto il Protocollo e gli interventi necessari o possibili.
Nel dar voce alle richieste e alle proposte che vengono direttamente dai cittadini, ci auguriamo che martedì in Consiglio Regionale si arrivi serenamente alla nomina del Garante e aspettiamo risposte concrete dalla Regione Abruzzo, risposte che diano la giusta importanza alle esigenze dei minori e di chi si prende cura di loro.
È una questione di Politica e di Dignità.
Pd Val Vibrata