Dopo la pubblicazione della proposta del PD di Atri sul futuro del nostro Ospedale, con conseguente richiesta di convocazione urgente di consiglio comunale, abbiamo registrato su di essa un ampio consenso nella città, nel comprensorio e tra gli operatori; ci si aspettava, come auspicato, un dibattito vero e serio tra le forze politiche, i sindacati, i cittadini. Invece dobbiamo constatare un silenzio assordante e politicamente colpevole da parte del sindaco Ferretti e della maggioranza di destra che ci governa.
Come interpretarlo? Siamo d’accordo e non lo vogliamo riconoscere per non dare l’imprimatur al PD? Siamo in disaccordo, ma divisi sul da farsi? Abbiamo un altro progetto, ma inconfessabile?
Intanto si va avanti senza programmazione e chiarezza, lasciando le cose alla mercé di piccoli non si sa bene chi….
Iniziative improvvisate, manovre non chiare sul piano organizzativo con finalità tutte da verificare. Tutto fa pensare a un disegno non di rilancio qualitativo o ad un potenziamento, ma ad una deriva studiata e procurata per trasformare il nostro nosocomio in un grande reparto di lungodegenza.
Vecchie ipotesi e strategie perdenti tornano a muoversi nella oscurità e nella mancanza di programmi e progetti all’altezza delle grandi opportunità create dal rilancio della Sanità dopo la pandemia del coronavirus.
NO! NON CI SIAMO! NON CONSENTIREMO QUESTO!
Attendiamo di essere smentiti nella massima assise civica e cioè in consiglio comunale.
Il nostro progetto è tutt’altro. Non abbiamo lavorato per nulla. Atri non merita le scorrerie impazzite dei singoli e degli organizzati.
Il Sindaco è cosciente di questo o è (come al solito) inconsapevole.
Vi avevamo detto che vi avremmo aspettato al varco, che avremmo verificato. Eccoci!
Il S. Liberatore non si tocca!
Il Circolo del PD di Atri